Ancora una volta Agrigento e la sua provincia, restano ai margini di una politica regionale che continua ad ignorare gli interessi e le aspettative di una vasta comunità”. Così il parlamentare regionale Michele Catanzaro commenta il mancato inserimento degli ospedali della provincia di Agrigento nell'elenco degli 8 presidi sanitari per la raccolta di plasma iperimmune ed annuncia un’interrogazione sull’argomento.
“La relazione del Comitato tecnico scientifico regionale – evidenzia Catanzaro - ha individuato i policlinici di Palermo e Catania, le Asp di Trapani, Caltanissetta e Ragusa, gli ospedali di Messina e di Catania, come centri sanitari per la raccolta del plasma iperimmune la cui somministrazione agli ammalati di Covid-19 in parecchi casi si è rivelata terapeutica, con miglioramenti quasi immediati. Paradossalmente – continua il parlamentare Pd - sono rimaste fuori dalla lista le strutture sanitarie di Agrigento, Enna e Siracusa.
Ma mentre per Enna, in seguito a proteste del territorio e delle istituzioni, l'assessorato regionale alla sanità ha immediatamente provveduto ad inserire nella lista l’ospedale “Umberto Primo”, per il territorio di Agrigento non è arrivato alcun ripensamento nonostante l’ospedale “San Giovanni di Dio” sia munito di un idoneo centro immuno-trasfusionale.
Sulla vicenda è intervenuta oggi la parlamentare e presidente della commissione sanità dell’Ars Margherita La Rocca Ruvolo per evidenziare che il centro trasfusionale dell’Asp di Agrigento non è stato inserito perché non aveva i requisiti . Questo non vuol dire, ha aggiunto l’onorevole La Rocca Ruvolo, che in provincia non viene raccolto il plasma. Nell’agrigentino, ha concluso, viene comunque effettuata la raccolta di plasma ad uso compassionevole dai pazienti guariti dal Covid