o se, dalla prossima settimana, passerà in zona arancione. Fondamentali saranno i numeri dei prossimi giorni, dopo un lieve calo dei contagi già registrato nel fine settimana, e la situazione degli ospedali siciliani, ossia il rapporto tra posti letto disponibili e quelli occupati. Di nuovo c’è la posizione assunta nelle ultime ore dal presidente della Regione . Mentre fino a pochi giorni fa Nello Musumeci vedeva rosso, anzi rossissimo, ipotizzando addirittura un lockdown come nella scorsa primavera, adesso il governatore dichiara di volere attende e capire quale sarà l’andamento della curva dei contagi questa settimana.
Il vertice tra Musumeci e i prefetti ha già prodotto nel fine settimana un consistente incremento delle sanzioni in tutta l’isola. Si va alla verifica delle giustificazione addotte. E’ il caso di tre giovani che a Licata sono stati fermati ad un posto di blocco. Hanno dichiarato di essere fuori di casa perché stavano accompagnando uno dei ragazzi dalla nonna che stava molto male. I poliziotti hanno effettuato le verifiche e scoperto che non era vero, elevando a ciascuno di loro 400 euro di multa. Altre cinque sanzioni per complessivi duemila euro sono state elevate sempre nel fine settimana a Licata.
Posto che i nove prefetti hanno intensificato i controlli, così come espressamente chiesto da Musumeci, il mantenimento della zona rossa o il passaggio in zona arancione dipenderà, dunque, dai numeri e dal comportamento dei siciliani, ma ad influire in quello che è stato definito il “cambio di rotta” del governatore della Sicilia è stata anche la presa di posizione della Lega. Il segretario regionale del partito alleato di Musumeci ha evidenziato i limiti della zona rossa e soprattutto il danno economico con evidenti condizioni di disparità tra le categorie produttive, tra quanti hanno potuto continuare a tenere aperte le attività e quanti, invece, hanno dovuto chiudere. Soprattutto, di fronte ad un ulteriore inasprimento delle misure già in vigore ipotizzato da Musumeci la scorsa settimana, la Lega Siciliana è uscita allo scoperto, non condividendo evidentemente questa posizione, proponendo la zona arancione per tutta la Sicilia , controlli serrati per il rispetto delle regole e zone rosse localizzate, laddove la curva del contagio è realmente preoccupante.
Una soluzione, quella della Lega, che già da una settimana veniva invocata dal Partito Democratico.
Anche la politica, dunque, ha un peso importante in quello che sarà il colore della Sicilia dalla prossima settimana. Dal rosso all’arancione cambia tanto, ma tutto dipenderà dai numeri che verranno fuori da oggi a venerdì prossimo.