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Novembre

Girgenti acque impugna il piano tariffario con i ribassi

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Pubblicato in Attualità

 

 

Girgenti Acque ha impugnato il nuovo piano tariffario approvato lo scorso luglio dall'Assemblea Territoriale Idrica.

Piano con il quale i sindaci avevano ridotto la tariffa del 2,5%, anche se solo per il 2017. La società di Aragona si è rivolta al TAR della Lombardia. Decisione inevitabile, visto che a ratificare le nuove tariffe, lo scorso mese di settembre, è stata l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, organismo che ha sede a Milano. “L'ATI – riferisce oggi al nostro telegiornale il sindaco di Sciacca Francesca Valenti – si costituirà in giudizio dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale, per difendere il provvedimento che abbiamo adottato”. Una vicenda che è solo l'ultima tra le vertenze che confermano una tensione sempre più palpabile forte tra Girgenti acque e l'Ati. E dire che questo contestato piano tariffario non impedirà certo, in prospettiva, un ritorno all'aumento del costo dell'acqua sin dal 2018. L'ATI aveva deciso una riduzione per l'anno in corso sulla base di un momento di crisi economica che ha messo in ginocchio le famiglie. Ati, organismo presieduto da Enzo Lotà, che a differenza della precedente Autorità d'ambito ha assunto un ruolo ben diverso, di effettivo controllo. Questione che si inserisce anche nella difficoltà di rapporti tra comuni e Girgenti acque, sopratutto dopo che l'ATI ha deciso di dare seguito al progetto di risoluzione del contratto sulla base delle inadempienze dell'ente gestore. Ente gestore che, però, contesta apertamente queste contestazioni. Nel corso dell'ultima riunione l'Assemblea Territoriale Idrica ha licenziato tutta la documentazione raccolta dai comuni in ordine alle inadempienze di Girgenti Acque consegnandola all'avvocato Giuseppe Mazzarella, a cui si è dato mandato per rappresentare l'ATI nella prospettiva di potere ottenere l'uscita di scena di Girgenti Acque. “Non tutti i comuni hanno presentato documentazione” – fa sapere Francesca Valenti, non nascondendo, tra le righe, un certo disappunto. Forse teme, il primo cittadino di Sciacca, che davanti a una mole di contestazioni inferiore rispetto alle previsioni, il tentativo di rendersi indipendenti da Girgenti acque rischi di svanire nel nulla. Una documentazione, almeno quella preparata dal Comune di Sciacca oggetto, peraltro, di polemiche con Girgenti Acque. Il suo presidente Marco Campione avrebbe voluto prendere visione di questo dossier. Ma ad opporsi è stato lo stesso presidente dell'ATI Enzo Lotà: “Girgenti acque è controparte, non ha diritto di visionare alcunché”. Insomma: è questo il clima nel quale ente gestore ed Assemblea Territoriale Idrica e Girgenti Acque continuano comunque a condividere un rapporto, anche se di fatto i comuni le cui risorse idriche sono gestite dalla società di Aragona, sono 27 e non 43, per come avrebbe dovuto essere sulla base del contratto a suo tempo stipulato con l'Ato. Fatto, questo, che sempre secondo Campione ha fatto costare l'acqua 130 milioni di euro in più rispetto al previsto. Spesa sostenuta solo da una parte dei cittadini della provincia. Insomma: è una guerra a suon di dichiarazioni ma, da oggi, anche di ricorsi in sede giudiziaria quello nel quale si è trasformato il rapporto tra Girgenti acque e i comuni della provincia.

 

 

 

Letto 732 volte Ultima modifica il Sabato, 11 Novembre 2017 16:27

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