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Aprile

Inchiesta Girgenti Acque. Chiesto rinvio a giudizio per 32 indagati

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Pubblicato in Attualità

Il procuratore di Agrigento Salvatore Vella ha chiesto

il rinvio a giudizio di 32 indagati e il non luogo a procedere per altri 15 nell’ambito dell’udienza preliminare scaturita dall’inchiesta “Waterloo”, quella che ha coinvolto i vertici di Girgenti Acque, la società che per anni ha gestito il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento. Una inchiesta che ipotizza una potente azione di lobbying e la creazione di un vasto sistema di corruttele finalizzato ad eludere i controlli degli enti preposti e che avrebbe permesso di operare in regime di monopolio con relativi guadagni. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la Pubblica Amministrazione, corruzione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale. Figura centrale dell’inchiesta l’ex presidente di Girgenti Acque Marco Campione, accusato di avere messo in piedi un vero e proprio sistema che, in cambio di favori e posti di lavoro, avrebbe consentito protezione e vantaggi alla società privata che gestiva il servizio nell’agrigentino. Una inchiesta, quella della Procura di Agrigento, che aveva generato scalpore anche per il coinvolgimento di noti esponenti della politica e delle istituzioni. Tra questi l’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede e l’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè per i quali il procuratore Salvatore Vella ieri ha richiesto il rinvio a giudizio, assieme a Marco Campione e ad altri dirigenti, amministratori e dipendenti di Girgenti Acque e della Hydortecne, membri dei consigli di amministrazione, funzionari dell’ex provincia e dell’Autorità d’ambito, ex rappresenti delle forze dell’ordine e di organismi deputati al controllo . 32 gli indagati per i quali viene chiesto il processo, mentre il non luogo a procedere è stato chiesto per altre 15 persone che erano state coinvolte nella vicenda. Tra questi spiccano l’ex presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D’Orsi e il presidente Autorità garante della concorrenza e del mercato Giovanni Pitruzzella, ma la richiesta di proscioglimento riguarda anche Alfonso Bugea, Michele Calvello, Giancarlo Rosato, Salvatore Gabriele, Gerlando Gibilaro, Giuseppe Giuffrida, Paolo Francesco Lupo, Francesco Macina, Alberto Paderni, Salvatore Montana Lampo, Maria Patrizia Scimeca, Pio Giovanni Avanzato, Fulvio Riccio e Giuseppe Maragliano. Adesso la parola passa alla difesa. Il 28 aprile inizieranno le discussioni dei legali degli indagati.

 

 

 

Letto 718 volte Ultima modifica il Sabato, 15 Aprile 2023 12:07

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