Quella iniziata oggi sarà un'altra settimana cruciale per chiudere il negoziato con i partiti che sostengono il sindaco. Ma ricomporre il puzzle delle nomine non è semplice. Potrebbe volerci più tempo del previsto. La notizia certa è che nessuno della precedente squadra verrà riconfermato. Non c'erano dubbi, per la verità, ma il “niet” opposto dalla prima cittadina alla riproposizione di Paolo Mandracchia conferma sostanzialmente quanto già era chiaro.
La soluzione della rappresentanza del gruppo consiliare di Uniti per Sciacca sembra sia già stata trovata. Ad entrare in amministrazione, infatti, sarà quasi certamente Fabio Leonte. Scontata la destinazione a lui delle deleghe peraltro spinosissime di bilancio e finanze a cui, dunque, il sindaco rinuncerà. Cariche, quelle finanziarie, già ricoperte da Leonte ai tempi delle giunte Cucchiara e Bono. Questioni, quelle dei conti del comune, che ancorché da consigliere comunale, Leonte ha seguito personalmente, quasi come una sorta di “delegato” del sindaco.
Confronto aperto intanto sulle altre nomine. Il gruppo di Sciacca Democratica di Nuccio Cusumano ha deciso di puntare su Carmelo Brunetto. Sarà lui a prendere il posto di Filippo Bellanca. Non quello, però, delle deleghe dell'ex vicesindaco.
Il turismo dovrebbe andare a Cleo Li Calzi, la consulente della Regione che per un breve periodo fu anche assessore regionale con Crocetta. All'epoca prese il posto di Michela Stancheris. Qui potrebbe prendere il posto di Bellanca. È su di lei che sembra voler puntare il Partito Democratico, ed è con lei che avrebbe parlato il parlamentare regionale Michele Catanzaro, ottenendo un assenso specifico. Un personaggio, Cleo Li Calzi, con un curriculum di indubbio valore ma il cui nome, al tempo stesso, è simbolicamente legato al triste destino delle Terme di Sciacca. C'è da annoverare anche lei, infatti, nella lista degli assessori regionali venuti a Sciacca a promettere una soluzione per lo sviluppo delle Terme che, tuttavia, non è mai arrivato.
E mentre i nomi sui possibili assessori vedono rincorrersi professionisti vari, dagli avvocati ai dottori commercialisti, si parla con insistenza nelle ultime ore della possibiltà che si sia chiesta la disponibilità ad accettare la nomina assessoriale di Ignazio Napoli, esperto di finanza europea. Bisognerà capire se e in che misura questa operazione possa essere possibile.
C'è peraltro da risolvere il nodo cruciale riguardante la rappresentanza di Sicilia Futura. Si attendono indicazioni per il dopo Giuseppe Neri. Ma qui c'è anche la questione riguardante gli equilibri interni tra le componenti degli ex parlamentari Cimino e Cascio. In attesa di questo snodo pare che Francesca Valenti intenda nominare anche un assessore di sua fiducia. Si parla di un tecnico in materie giuridiche, probabilmente proveniente da Palermo. Questo significherebbe, dunque, che Sciacca Democratica rinuncerà all'ambito secondo assessore, a dispetto delle campagne social che, più o meno ironicamente, indicherebbero l'ex sottosegretario Nuccio Cusumano addirittura come una sorta di manovratore dell'azzeramento.
Anche se il punto politicamente più insidioso di questo azzeramento è sicuramente quello riguardante la destituzione di Filippo Bellanca. C'è chi, come oggi Calogero Bono, definisce questa destituzione il “delitto perfetto”, con chiaro riferimento al post-rottura politica tra Bellanca e Nuccio Cusumano. Bellanca nei mesi scorsi si è dimesso da consigliere comunale, permettendo così a Gianluca Guardino di entrare a sala Falcone Borsellino. Tutti sanno che non lo avrebbe fatto, ma se lo ha fatto è stato sulla base di precise garanzie di agibilità politica, forse ricevute anche dalla stessa Francesca Valenti che, tuttavia, non sono state confermate, visto che adesso l'ex vicesindaco, votato da 500 elettori, resta fuori dall'agone politico. Bellanca al momento rimane alla finestra ad assistere agli eventi, ma c'è da scommettere che subito dopo la nomina dei nuovi assessori romperà il silenzio e si toglierà un po' di sassolini dalla scarpa.