dovranno fermarsi almeno fino al primo ottobre. Stop, dunque, al calendario venatorio 2018 – 2019 emanato nello scorso mese di agosto dall'assessore regionale all'agricoltura Edy Bandiera, in contrasto con il parere dell'Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, e contro il quale avevano presentato ricorso Legambiente Sicilia, Wwf e Lipu, Lega Italiana Protezione Uccelli. In particolare, i giudici amministrativi hanno dichiarato illegittima la preapertura della stagione venatoria stabilita dalla Regione per l'uno settembre scorso con conseguente chiusura il primo ottobre per uccelli e piccola selvaggina, così come hanno dichiarato illegittima la prosecuzione dell'attività venatoria nel mese di febbraio 2019. Disposta inoltre la chiusura della caccia al coniglio, la più diffusa, per l'intera stagione e viene confermato il valore del parere dell'Ispra, disatteso dalla Regione. La novità più importante è proprio la chiusura definitiva della caccia al coniglio. Il Tar di Palermo, inoltre, ha anche evidenziato la mancanza di dati scientifici aggiornati in base ai quali la Regione avrebbe dovuto disciplinare la caccia in Sicilia. Esultano le associazioni animaliste e ambientaliste che avevano presentato il ricorso e che adesso chiedono l'immediata esecuzione della decisione del Tar per evitare ulteriori e irreparabili danni al patrimonio faunistico, e l'emanazione di immediate disposizioni ai corpi di polizia e vigilanza per il rispetto dei nuovi divieti. Auspicano, Legambiente, Lipu e Wwf, che il governo regionale cambi atteggiamento e lavori insieme alle associazioni per assicurare una corretta gestione della fauna.