All'indomani dell'attribuzione delle deleghe ai nuovi assessori della giunta Valenti bis, (ad occuparsi di pesca sarà, com'è noto, l'assessore Carmelo Brunetto), è il consigliere comunale di opposizione Calogero Bono ad intervenire oggi per stigmatizzare la decisione a suo tempo adottata dal sindaco Valenti, quella cioè di tenere per sé la delega alla pesca, con risultati pressoché inesistenti. Un sindaco – assessore alla pesca, osserva Calogero Bono, assente in tantissime occasioni: assente la settimana scorsa alla cerimonia del cambio del comandante a Porto Empedocle, assente 15 giorni fa in sala Blasco in occasione della presentazione dei bandi Feamp, assente tre mesi fa a Palermo ad un incontro con il dipartimento regionale pesca su un importante progetto pilota della Regione che riguarda la marineria di Sciacca. Per non parlare poi, prosegue Calogero Bono, del disinteresse e della disattenzione rispetto ai problemi presenti nella zona portuale dove l'impianto di erogazione dell'acqua e di energia elettrica con colonnine spesso non funziona, dove le opere realizzate con il Gac attendono ancora di essere consegnate e dove persiste uno stato di degrado causato da una organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti e relativi controlli assolutamente inadeguati. Anche in ordine al completamento delle opere per la messa in sicurezza del molo di levante, tutto è fermo da 14 mesi. Un assessore alla pesca, osserva ancora il consigliere di opposizione, che non ha ritenuto di incontrare in questi mesi gli operatori del settore per discutere di questioni di carattere generale limitandosi solo a qualche incontro su specifici argomenti. Questo assurdo azzeramento della giunta, conclude Calogero Bono, quanto meno un risultato lo ha prodotto: la città adesso ha un assessore alla pesca che si spera possa operare in netta discontinuità rispetto al fallimento e all'immobilismo che hanno caratterizzato l'azione di chi ha detenuto la delega alla pesca da luglio 2017 ad oggi.