A sollevare la questione è oggi la Confederazione Italiana Agricoltori di Ribera. A differenza dei fondi per i danni causati al patrimonio privato, sbloccati nei giorni scorsi e per accedere ai quali gli interessati possono già presentare domanda di risarcimento, osserva il responsabile di zona della Cia di Ribera Giovanni Caruana, nulla invece si sa dei fondi destinati all'agricoltura. Eppure, sono proprio le aziende agricole le più colpite e danneggiate dall'alluvione. Aziende che hanno perso il prodotto, subito danni consistenti alle strutture, agli impianti, alle strade poderali e interpoderali. Danni quantificati e documentati con appositi progetti redatti da tecnici abilitati pagati dagli stessi produttori, si legge nella nota trasmessa al sindaco Carmelo Pace, all'assessore all'agricoltura del Comune di Ribera e all'Ispettorato Provinciale Agricoltura. La Cia sollecita un intervento dell'amministrazione comunale nei confronti della Regione per sapere se si hanno notizie sui tempi di espletamento della pratiche già istruite o se i produttori agricoli, come spesso succede, oltre ai danni causati dal nubifragio dovranno subire la beffa di avere inutilmente pagato i tecnici per la progettazione e rassegnarsi a non ricevere alcun riscontro. Comune di Ribera ma anche Ispettorato all'Agricoltura vengono pertanto sollecitati ad assumere una forte presa di posizione nei confronti del governo regionale affinchè si diano le dovute risposte a chi ha avuto certificati i danni, con apposita verifica dei tecnici dell'Ispettorato, e da due anni aspetta ancora di ottenere i relativi risarcimenti.