E un'altra da 1.500 euro perché “nel depuratore comunale di località Torre a Ribera veniva constatata l’assenza di misuratori di portata reflui – in entrata e in uscita all’impianto – nonché dei relativi autocampionatori”. A sollecitare il pagamento di queste sanzioni, comminate a carico di Girgenti Acque, è stato, negli ultimi giorni, il settore Ambiente e Territorio, Infrastrutture stradali e Protezione civile del Libero Consorzio di Agrigento. Le due maxi multe sono state registrate a seguito di controlli e sopralluoghi effettuati dagli uomini della Polizia Provinciale. In entrambi i casi, si tratta di verbali vecchi, per presunte infrazioni evidenziate, ma mai pagate. Lo scorso febbraio, infatti, la polizia provinciale ha trasmesso al settore Territorio e Ambiente del Libero Consorzio il verbale del 23 giugno 2014 (comminato a seguito del sopralluogo del 12 giugno dello stesso anno): quello con il quale sarebbe stato contestato a Girgenti Acque la presunta violazione insita presso il depuratore di Realmonte. L’ex Provincia regionale, in quell'ambito, ha citato un decreto legislativo del 2006, la cui violazione prevede sanzioni da 6 mila a 60 mila euro: “Ritenuta fondata la contestazione formulata dalla polizia provinciale – aggiungono nell’ordinanza – si emette ordinanza-ingiunzione per 6 mila euro”. Per le presunte carenze strutturali al depuratore comunale di Ribera intervenne, invece, il distaccamento Forestale. Il sopralluogo venne effettuato il 3 febbraio del 2014. Pare che, per questo caso, all’ex Provincia regionale non siano arrivati scritti difensivi da parte dell'azienda, né richieste di audizioni. Il Libero Consorzio ha applicato la sanzione amministrativa di 1.500 euro. Per entrambi i casi, c’è l’ingiunzione a dover pagare entro 30 giorni dalla data di notifica del provvedimento. “In caso di mancato pagamento entro il termine indicato, l’amministrazione – è stato scritto in entrambi gli atti firmati nei giorni scorsi – procederà ad esecuzione forzata”.