Rispetto al caso del comune di Lodi, che tanto sta facendo discutere a livello nazionale, siamo avanti, non facciamo alcuna differenza tra bambini italiani e bambini stranieri. Ironia a parte, il problema è che a Sciacca il servizio della mensa proprio non è stato ancora avviato nonostante la scuola sia iniziata già da oltre un mese. E così i bambini della scuola dell'infanzia e quelli di alcune sezioni di scuola primaria che effettuano il tempo prolungato sono costretti a mangiare un panino all'interno delle aule anziché usufruire del pasto completo che peraltro rappresenta un momento importante di condivisione e socializzazione. In realtà in alcune classi, su iniziativa dei genitori, si è ovviamente al problema. Si sono organizzati con fornitori privati che giornalmente assicurano almeno un primo o un secondo perchè non si può mangiare un panino per tutto l'anno scolastico.
La mensa a Sciacca, infatti, non è ancora partita e non è detto neanche che sarà assicurata. Pare infatti che il servizio sia ancora in discussione, nonostante nel bilancio sia stata comunque prevista la somma necessaria per garantirlo. Qual è il problema? Ancora una volta di natura economica. Intanto, al momento, visto il disavanzo di un milione e mezzo di euro, sono bloccate tutte le spese non ritenute indispensabili. Incredibile ma vero, il servizio di mensa scolastica pare che non sia obbligatorio, per cui nonostante sia previsto non è detto che l'amministrazione comunale, superata la crisi finanziaria attuale del comune, decida di assicurarlo. Non lo ha fatto, del resto, nel precedente anno scolastico.
Dunque, mentre nel resto d'Italia ci si scandalizza giustamente per quella che viene ritenuta una ingiusta discriminazione, ancor di più perchè riguarda i bambini, a Sciacca del servizio di mensa scolastica proprio non si parla e i genitori devono arrangiarsi scegliendo di dare il famoso panino ai propri figli oppure mettersi d'accordo per chiedere ai privati di assicurare giornalmente una pietanza calda. E pensare che anni fa il ritardo nell'avvio della mensa scolastica era motivo di critiche alle amministrazioni di turno, così come tante lamentele si erano registrate nel momento in cui era stato innalzato l'importo del costo del servizio a carico delle famiglie.