Da anni il territorio di Sciacca convive con lo spauracchio che prima o poi l'agenzia complessa di piazza Giacomo Brodolini possa venire accorpata alla sede provinciale di Agrigento. Ad alimentare questi dubbi è stato un recentissimo attacco di CGIL, CISL ed UIL mosso alla direzione nazionale in ordine ad una circolare, che stabilisce criteri e parametri più restrittivi in materia di decentramento degli uffici, pubblicata senza la necessaria concertazione. Ma stando a quanto abbiamo appreso da fonti interne dell'Istituto, l'Inps di Sciacca non rischia alcunché. Negli ultimi tempi l'Istituto aveva provveduto a sopprimere in Sicilia alcune sedi decentrate, ma si trattava di agenzie semplici che, dunque, sono state cancellate per essere inserite all'interno delle organizzazioni territoriali provinciali. A blindare ulteriormente la sede storica di Sciacca è stata la decisione dell'istituto di bandire un nuovo concorso per la funzione di dirigente dell'ufficio. Questo, dunque, dovrebbe tagliare la testa al toro. Come dire che non ci sarebbe bisogno di reclutare un nuovo dirigente se ci fosse il pericolo di accorpare l'ufficio alla sede provinciale di Agrigento. Negli anni scorsi i dipendenti dell'Inps non avevano nascosto la loro preoccupazione per le notizie provenienti da Roma. Eppure di recente alcuni dei servizi riguardanti le prestazioni mediche, quelle relative al riconoscimento delle indennità di accompagnamento o di invalidità, sono state argomento di discussione circa il rischio che prima o poi venissero dirottate altrove. Superfluo dire Il mantenimento di una sede come quella dell'Inps, in un periodo storico nel quale Sciacca e il circondario hanno sostanzialmente perduto numerosi presidi, è fondamentale sia per le famiglie dei lavoratori interessati, sia soprattutto per l'utenza.