hanno anche stigmatizzato il fatto che l'assessore compentente Mario Tulone avesse ammesso di non essere a conoscenza del relativo accordo tra il comune e la LAV. Ha parlato di fatto grave, in particolare, l'ex esponente della maggioranza Cinzia Deliberto, che ha evidenziato i presunti limiti politici di Tulone riconducendo il tutto alla presunta inadeguatezza delle persone a cui Francesca Valenti ha fatto ricorso per il recente rimpsto della sua giunta.
A difendere Tulone da queste accuse oggi è il Circolo del Pd di Sciacca, che evidenza come “scegliendo l'ing Mario Tulone quale Assessore il partito democratico di Sciacca abbia dato un grandissimo segnale di apertura alle nuove generazioni, consentendo ad un giovane e brillante professionista di mettere in pratica le sue idee, rispetto a come muoversi nel solco della modernità. Avendo puntato sull'entusiasmo, sulla passione civile e sulle competenze professionali di un professionista nuovo della politica – si legge nella nota del PD - sapevamo di fare la cosa giusta.
Non pare esserci dubbio sul fatto che l'assessore Tulone si sta occupando della questione Randagismo, così come di tutte le altre e numerose deleghe a lui assegnate, con impegno e dedizione, non sottraendosi mai al confronto con chiunque lo chieda. Fiducia, stima incondizionata e solidarietà umana quelle espresse dal Circolo del Pd, che definisce “non comprensibile un attacco tanto diretto ad un assessore che sta mettendo tutto se stesso nel suo quotidiano lavoro al servizio della sua comunità”.
Si evidenzia poi che Tulone rappresenta la parte migliore della società civile della città, un investimento dell'intero PD, per questo Mario Tulone ha la fiducia incondizionata del partito. Partito che conclude evidenziando che l'ingegnere Tulone saprà dimostrare di cosa è capace e per questo viene invitato ad andare avanti, incurante di quelle che vengono definite provocazioni quali quelle subite in queste ore.