Sono stati il presidente della Regione Musumeci e l'assessore all'ambiente Cordaro ad illustrare il bando che verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale tra qualche giorno. Bando che prevede la concessione di questi beni ai privati che potranno riqualificarli, ristrutturarli e trasformarli in strutture destinate ad attività turistiche attraverso un affidamento che va da un minino di sei anni a un massimo di 50. Ma come è possibile che la Regione, con l'assessorato alla pesca dapprima finanzi un progetto di ristrutturazione del mercato ittico di Sciacca e adesso, con un altro assessorato, quello al territorio e ambiente, decida di inserirlo in un bando per la concessione ai privati. A sollevare la questione è oggi il consigliere comunale Calogero Bono che aveva seguito da vicino, durante la passata consiliatura, l'iter procedurale del progetto presentato dalla precedente amministrazione per la rifunzionalizzazione del mercato ittico e che lo scorso anno ha ottenuto il relativo finanziamento. Un progetto, quello finanziato lo scorso anno e che prevede la manutenzione straordinaria del mercato ittico, l'adeguamento della struttura con nuovi impianti, piccole opere murarie, un impianto fotovoltaico, macchinari e attrezzature informatiche per la predisposizione della sala d'asta informatizzata, del quale però non si hanno più notizie, osserva l'ex presidente del Consiglio Comunale.