Dopo la discussa seduta consiliare dello scorso 30 novembre pare che Francesca Valenti e il segretario generale abbiano riesaminato la questione sul piano legale, e che si possa tornare in Consiglio comunale al più presto per approvare i punti. Ma intanto la polemica non si è ancora esaurita.
Ad accendere le polveri dell'ennesima polemica è stato ieri Ezio Di Prima. Il quale, a proposito della mancata espressione del parere obbligatorio sulle variazioni da parte della Commissione Bilancio e Finanze da lui presieduta, ha fatto sapere che i tentativi da lui fatti fino all'ultimo di coinvolgere i componenti Bono e Milioti per convocare la seduta non sarebbero andati a buon fine per una sorta di sostanziale ostruzionismo.
A reagire duramente oggi è l'intero schieramento di centrodestra, compresa la new-entry Carmela Santangelo. Una replica in cui Di Prima viene accusato di fare il difensore di famiglia (l'esponente di Nostra Sciacca è il fratello del marito della sindaca), parlando di vicenda che da farsa si è trasformata in sceneggiata. “Se qualcosa non si fa la colpa è di chi amministra, non di chi fa opposizione”, evidenziano Bentivegna, Bono, Caracappa, Cognata, Maglienti, Milioti, Monte e Santangelo. “Quelle del sindaco e della maggioranza – accusano - sono solo scuse per nascondere le mancanze sotto più punti di vista.
Ricordano così, gli esponenti del centrodestra, che le proposte di copertura del disavanzo e della variazione di bilancio sono giunte in consiglio con estremo ritardo perché il comune è stato per circa 40 giorni senza il Collegio dei Revisori dei Conti. Il tutto – osservano – per colpa del sindaco che, impegnata nell'azzeramento della giunta, non ha dato gli indirizzi e non ha controllato l’ufficio preposto.
Si ricorda poi come Calogero Bono avesse proposto la data del 26 novembre per l'esame degli atti, scoprendo però che il presidente Di Prima non aveva inserito i punti all'ordine del giorno, e che se se lo avesse fatto non sarebbe accaduto nulla.
Si ribadisce poi il caso del post, definito bugiardo, su Facebook di Francesca Valenti, la stessa che prima di chiedere in aula di responsabilità alle opposizioni aveva di fatto definito i consiglieri Bono e Milioti conniventi di Girgenti Acque.
Ancora, si fa notare che l'aggiornamento a giovedì ha obbedito al problema di una mancanza di numeri in maggioranza (il rinvio in prosecuzione dopo 24 ore permette di abbassare la soglia del numero legale), questione sulla quale si ribadisce la critica al sindaco sul fatto che non ha voluto ammettere di non avere la maggioranza. Insiste, poi, l'opposizione, sul fatto che le due proposte di delibera potevano essere votate anche senza il parere della commissione. Amministratori definiti “dilettanti allo sbaraglio e inadeguati a guidare le procedure amministrative e la città”, fatto per cui il sindaco dovrà rispondere davanti alla città.
“Hanno detto – ribadiscono gli otto consiglieri - che i mutui erano persi così come i cantieri di lavoro e invece i punti si potevano regolarmente esitare tanto è vero che stanno riconvocando il consiglio proprio oggi. Spieghino perche non lo hanno fatto venerdì scorso e spieghino nel dettaglio 5 sedute di consiglio comunale per fare due delibere”.