E’ a loro che ricorda l’impegno da tutti assunto per venire incontro agli agricoltori a seguito degli ennesimi danni generati dai nubifragi dei primi di novembre. In particolare ricorda come nella serata del 12 novembre , su iniziativa dei rappresentanti locali del circolo cittadino della

Lega, si sia registrata la presenza al Palazzo di città, del Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Interno Senatore Stefano Candiani, al fine di affrontare la problematica relativa ai danni provocati dal maltempo. In quell’occasione l’amministrazione comunale e le forze di maggioranza che la sostengono, aveva evidenziatol’intendimento di adottare la delibera di sospensione della rata a saldo dell’IMU agricola con scadenza

dicembre 2018. Delib era che la giunta riberese ha approvato poi il 26 novembre e che ha successivamente inviato nota al Ministero chiedendo l’emanazione, entro il 16 gennaio del provvedimento di rimborso del mancato introito nelle casse comunali della rata saldo IMU, al fine di evitare danni finanziari all’ente locale e soprattutto per scongiurare un’eventuale corresponsione successiva delle somme sospese in precedenza agli agricoltori. Ebbene, evidenzia il sindaco di Ribera, ad oggi non è pervenuto alcun provvedimento, ragion per cui è stato inoltrato un sollecito al Ministero dell’Economica con l’intento di avere risposte certe e immediate.

Non solo, Pace ha rivolto oggi un appello ai rappresentanti locali del circolo della Lega -affinché facciano da pungolo con il Ministero e con il Senatore Candiani per assicurare la copertura finanziaria, indispensabile per trasformare quella che al momento è solo una sospensione del saldo dell’Imu Agricola in esenzione. Il comune di Ribera non può sopperire a quella che chiaramente è ormai una aspettativa importante da parte degli agricoltori, ossia l’esenzione della rata a saldo e, quindi, se il Ministero non interverrà e in tempi brevi, stanziando i fondi necessari a far quadrare il bilancio comunale, tra qualche settimana arriverà la doccia fredda per gli agricoltori riberesi che risulterebbero illusi e costretti, nonostante i gravi danni alle colture già subiti, anche a correre ai ripari e far fronte alla rata Imu il cui pagamento, a quel punto, sarebbe stato solo rinviato di un mese.