Adesso è al centro di una articolata interrogazione presentata oggi all'amministrazione dall'opposizione di centrodestra. Stiamo parlando della pista di pattinaggio su ghiaccio sintetico definita dall'amministrazione, in occasione della presentazione del programma di iniziative natalizie, come la grande novità e la principale attrattiva del Natale 2018 a Sciacca. Si è subito prestata, invece, a diverse critiche, innanzitutto per le dimensioni che hanno generato delusione, ma anche per il ritardo con cui è avvenuto il montaggio, annunciato per il 15 dicembre e avvenuto invece il 22 dicembre, e per i costi sostenuti dal Comune per tale iniziativa. Oggi è il centrodestra a chiedere tutta una serie di chiarimenti. In primo luogo, nella interrogazione, si evidenzia che non si tratta di una pista in ghiaccio sintetico ma di una pista di altro materiale plastico – sintetico completamente diverso da quello indicato nella determina dirigenziale di accoglimento della proposta presentata dalla ditta. Come è possibile, domanda inoltre il centrodestra, che a fronte di un importo complessivo di diecimila euro a carico del Comune, finanziato attraverso gli introiti dell'imposta di soggiorno, la fruizione della pista sia stata poi a pagamento. Ed ancora, osserva l'opposizione, visto che non risulta effettuata alcuna indagine di mercato circa la verifica della congruità del prezzo che l'amministrazione ha ritenuto di dovere corrispondere alla ditta fornitrice, sulla base di quale parametro economico si è ritenuto di dover accogliere la proposta per l'importo di diecimila euro. Critiche anche per i soli 200 biglietti destinati a persone non abbienti, a fronte di un numero di gran lunga superiore di famiglie che versano in condizioni economiche disagiate in città, così come per l'utilizzo da parte della ditta del gabiotto info point di piazza Saverio Friscia. Opposizione di centrodestra che infine chiede di sapere se anche l'energia elettrica utilizzata per l'illuminazione della pista sia a carico dell'amministrazione e se su tutta l'operazione complessiva, sconveniente e pregiudizievole per la pubblica amministrazione, vi sia stata o meno la condivisione politica da parte di tutti i gruppi consiliari che sostengono l'amministrazione.