sarebbe decaduta perché presa in carico dalle Poste, più che notificata ai contribuenti, ai primi di gennaio, ossia dopo il limite dei cinque anni. La vicenda è stata esaminata nelle scorse ore dalla Commissione consiliare Bilancio e finanze presieduta da Ezio Di Prima dopo che i componenti Calogero Bono e Giuseppe Milioti hanno evidenziato il rischio che il comune possa finire nel vortice di migliaia di ricorsi alla Commissione Tributaria, cosa che i cittadini hanno diritto di fare entro 60 giorni dal ricevimento della cartella in questione. Qualche legale ha eccepito sul fatto che le cartelle siano da considerarsi decadute e che quindi l'amministrazione debba revocare questi avvisi in autotutela. Gli uffici tuttavia sono fermamente convinti che i tempi di inoltro delle cartelle da parte del comune siano assolutamente regolari, essendo stati quelli del 28 dicembre. Sullo sfondo di questa vicenda c'è comunque l'oggettivo ritardo con il quale il comune di Sciacca ha licenziato queste cartelle. E su questo Leonte ammette che gli uffici sono oberati di lavoro e con poco personale. Una vicenda dunque al centro dell'attenzione anche dello stesso dibattito politico, con una situazione che potrebbe preludere all'ennesimo scontro politico, anche se va sottolineato che i consiglieri di centrodestra Bono e Milioti hanno già evidenziato, lo hanno fatto in particolare ieri nel corso della commissione bilancio, la necessità di migliorare l'organizzazione degli uffici competenti dotandoli di un numero più importante di impiegati per evitare di arrivare sempre a ridosso delle scadenze, con gravi rischi anche per le casse de comune.