sia per primari sia per dirigenti medici. Ci sarebbe posto per circa cinquemila contratti in tutto. Un passaggio assai atteso, la pubblicazione in Gazzetta, perchè apre il processo per i concorsi e le assunzioni. Partiamo dai concorsi dei primari che erano stati bloccati a dicembre 2017. Si tratta di oltre 300 incarichi per le strutture complesse attualmente prive di figura apicale e che sono previste nella nuova rete ospedaliera. Diverse le aziende saniatarie interessate a questi concorsi: i posti più numerosi, 29, proprio all'Asp di Agrigento. Segue poi lo sblocco dei concorsi anche per i dirigenti medici ed è stato stimato che, nei prossimi tre anni, ci saranno oltre cinquemila assunzioni nella sanità siciliana. Per i concorsi già espletati e congelati, i vincitori potranno subito essere chiamati in servizio. In ogni caso, per conoscere il numero esatto delle assunzioni che verranno effettuate bisognerà attendere la redazione degli atti aziendali e cioè i documenti di ogni singola azienda che, nel rispetto delle indicazioni della nuova rete, indicano gli standard per unità e dotazione organica. Ma com'è noto, negli ospedali non manca solo il personale medico ma anche gli infermieri. Sarebbero novemila i posti vacanti in Sicilia del personale sanitario per allinearsi al parametro del Ministero della Salute che indica l'efficienza della dotazione organica in 2,5 infermieri ogni medico. In servizio in Sicilia ci sono invece 1,8 infermieri ogni medico, significa un operatore sanitario ogni 114 residenti a fronte di un operatore ogni 80 residenti in regioni come Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna. L'assessore regionale alla sanità Ruggero Razza si dice certo che il 2019 rappresenterà l'anno della svolta nella sanità siciliana con l'avvio dei concorsi e delle assunzioni, assai attesi anche all'Asp di Agrigento per risolvere i problemi di carenza di organico nelle strutture agrigentine, a cominciare dal “Giovanni Paolo II” di Sciacca, così come dichiarato, tra l'altro, nei giorni scorsi dal nuovo direttore generale Giorgio Giulio Santonocito.