Nonostante, di recente, il dirigente dell’ ufficio scolastico provinciale Raffaele Zarbo avesse paventato, alla nostra emittente, il rischio accorpamento di alcuni istituti di Sciacca, il nuovo piano di ridimensionamento della rete scolastica emanato dall’assessorato regionale all’istruzione non prevede alcuna novità negativa per le scuole cittadine.
Il futuro, dalle nostre parti, resta comunque incerto a causa di una crescente diminuzione della popolazione. In altre città della Provincia di Agrigento, infatti, il prossimo anno saranno soppressi alcuni istituiti scolastici presenti nei comuni di Agrigento, Santo Stefano Quisquina, San Biagio Platani, Grotte, Licata, Palma di Montechiaro e Raffadali.
Per il prossimo anno scolastico, corpo docente ed amministrativo e dirigenti in servizio a Sciacca possono tirare un sospiro di sollievo, ma l’allarme resta per gli anni a venire. Si fanno meno figli e sono sempre di più di agrigentini a fare le valigie: la provincia, negli ultimi sei anni, ha perso oltre 8 mila residenti.
Occorre, dunque, fare i conti ogni anno con le iscrizioni, per tutte le istituzioni scolastiche, dalle primarie alle superiori.
Secondo l’ultima indagine effettuata dalla Fondazione Agnelli, uno dei più accreditati osservatori della Scuola italiana, nei prossimi dieci anni la Sicilia subirà una decisa riduzione degli studenti, che sarà del 13% nelle classi elementari, del 15% alle medie e del 10% alle superiori, e che porterà a perdere 1.085 classi.
In appena un decennio, sempre secondo la previsione della Fondazione Agnelli, saranno almeno cinque mila le cattedre che si perderanno nell’ Isola. Di conseguenza, si prospetta un rallentamento nel cambio dei docenti ( i nuovi insegnanti immessi in ruolo saranno meno di quelli che andranno in pensione ) e si allontana sempre di più la speranza, per i docenti in trasferta al Nord Italia, di tornare in terra natìa.
Insomma, un quadro poco rassicurante, ma guardando nell’immediato, non per Sciacca che al momento può ritenersi, dal punta di vista delle iscrizioni nelle scuole, tutto sommato una realtà fortunata.