finalizzato a promuovere il consumo in Sicilia delle spremute nelle sedi di tutti gli enti pubblici, sia di lavoro e di ristorazione, che di prestazione di servizi all’utenza, per farli diventare spazi di distribuzione e commercializzazione.
“La Sicilia, con 5 milioni di abitanti – afferma la deputata – ha un enorme potenziale di consumatori ed è un dovere della politica regionale fare in modo che la Regione Siciliana metta in campo tutta la sua forza per la promozione delle filiere agroalimentari. La finalità è quella di agevolare il consumo di agrumi trasformati, come ad esempio, il succo delle diverse varietà e specie, e di eventuali mix fra loro, comunque sempre al 100 per cento di agrumi provenienti dalle varie zone agrumicole della regione.
La commercializzazione delle spremute fresche e dei succhi confezionati, contemplata nel ddl, avverrà nelle mense di ristorazione e aree snack ospedaliere, scolastiche e universitarie e presso tutte quelle sedi comunali, regionali e statali, dei tanti enti pubblici. In queste strutture andranno collocati spreamiagrumi automatici e distributori di succhi.
Il disegno di legge prevede che i distributori vengano posizionati nelle aree di distribuzione con la formula del comodato d’uso gratuito con la Regione che, mediante le idonee procedure, individuerà le aziende fornitrici con le quali stipulare le necessarie convenzioni per la gestione del servizio, della manutenzione e pulizia delle macchine e dell’ assistenza. Particolare attenzione dovrà essere messa in campo, infine, per certificare la corretta ed esclusiva provenienza regionale degli agrumi utilizzati. Le arance sono il simbolo della Sicilia e per primi devono essere i siciliani a consumarle.