È la clamorosa richiesta firmata dai presidenti di tre delle cinque associazioni culturali che hanno partecipato all'ultimo concorso per i carri di categoria A, quello vinto dall'associazione “Archimede” di Vincenzo Certa. Richiesta avanzata al sindaco Francesca Valenti in quanto responsabile della selezione e e nomina dei componenti della giuria. “Bisogna – osservano i carristi sconfitti - approfondire e verificare le dichiarazioni rilasciate alla stampa e sui social da alcuni componenti della giuria”. A sottoscrivere la richiesta di azzerare tutto sono stati Giuseppe Sclafani dell'associazione “E ora li femmi tu”, Salvatore Leone della “Saranno Famosi” e Alessandro Segreto della “Nuova Arte 96”. Sodalizi giunti, rispettivamente, terzo, quarto e quinto.

Parlano di spiacevole vicenda che non può essere sottovalutata perché – si legge nella nota - ci troviamo di fronte ad un bando pubblico a tutti gli effetti. Considerano, i tre carristi, che a salvaguardia del carnevale e dell’immagine della città di Sciacca occorra fare chiarezza. Sotto accusa sono così finite le dichiarazioni di alcuni degli stessi giurati su alcuni comportamenti della giuria rilasciate sia alla stampa, sia sui social. Dichiarazioni che, per le associazioni che chiedono di azzerare tutto, fanno emergere un quadro definito “sconcertante”, che non escluderebbe veri profili di illiceità.

Citano così le affermazioni di Giuseppe Barsalona, giurato chiamato ad esprimersi sulla qualità dei gruppi, secondo cui, durante le volte in cui la giuria si è riunita. “Ho percepito – avrebbe detto in un'intervista a Risoluto.it, così come almeno viene riportato tra virgolette nella lettera inviata al sindaco - come se ci fosse la volontà di voler demolire in particolare due carri”. C'è un altro passaggio che giustificherebbe la contestazione e la richiesta di annullamento della classifica, ossia quello in cui Barsalona dice che “non è giusto che i carristi dettino le loro preferenze sui giurati. Mi scuso a nome di tutti per il risultato che è venuto fuori ma i carristi non possono esprimere la loro preferenza sui giurati".

Da qui secondo Sclafani, Leone e Segreto, la graduatoria che è venuta fuori sarebbe opposta al giudizio del popolo finendo per denigrare un evento importante come il carnevale di Sciacca 2019.

Ricordano, i carristi, che il carnevale, di recente, è stato inserito nei carnevali storici d’Italia ed è stato riconosciuto dal ministero dei beni culturali e ricordando che durante l’evento vi è una diffusione capillare dell’immagine della nostra città. Il verdetto del Carnevale 2019 rappresenta dunque, per le associazioni “E ora li femmi tu”, “Saranno Famosi” e “Nuova Arte 96” un danno serio alla promozione delle successive edizioni e del territorio. Ricordano poi che le loro associazioni sono presenti da tanti anni sulla scena sull’onda della passione, dell’entusiasmo e della professionalità e rappresentano tantissime famiglie che ogni anno vengono coinvolte per la realizzazione delle opere in cartapesta. Un modo fin troppo chiaro per fare aleggiare lo scenario di un loro possibile addio alla manifestazione.