sono tuttora fermi. Ci sono dieci milioni di euro a disposizione per sbloccare i lavori relativi al secondo modulo del depuratore comunale e al secondo stralcio funzionale del Parf. Sono due dei tanti progetti in ritardo per i quali l'Italia è sotto sanzione dell'Unione Europea per non essere riuscita fino ad oggi a spendere i soldi per gli interventi riguardanti l'adeguamento in materia di depurazione delle acque. Un problema che è poi lo stesso che da decenni impedisce a chilometri e chilometri di coste di essere considerate balneabili. E a Sciacca ne sappiamo più di qualcosa.
Non solo a Sciacca, ovviamente. Lo dimostra il fatto, per dire, che la sola regione Siciliana ha avuto necessità di elaborare progettazioni specifiche che, così come ha dichiarato lo stesso professor Enrico Rolle, potrebbero essere mandate a gara d'appalto a breve per lavori di importo, pensate, di un miliardo e 700 milioni di euro.
I progetti del comune di Sciacca sono esecutivi. Non tutti i comuni godono di questa fortuna. Eppure nell'elenco di opere progettate e pronte per essere affidate alle ditte appaltatrici pubblicate dai giornali il depuratore e la rete fognante di Sciacca stranamente non ci sono. Sarà stato solo un refuso. Sì, perché Rolle ha rassicurato lo stesso sindaco Valenti circa il fatto che manderà a gara anche queste opere. Anzi, stando a quanto ha appreso stamattina il nostro Telegiornale, il supercommissario ha chiesto al comune la disponibilità di un suo funzionario per la nomina di un tecnico che svolga il compito direttore dei lavori. Disponibilità che, soprattutto adesso, a seguito della inarrestabile emorragia di funzionari andati in pensione, il comune di Sciacca ha potuto fornire. La soluzione su questo dunque potrebbe essere trovata dallo stesso Rolle, attraverso la nomina di un ingegnere del suo ufficio.
Enrico Rolle è colui che lo scorso anno, rispondendo ad una richiesta di chiarimenti formulata via mail da un cittadino di Sciacca, aveva assicurato che entro maggio 2018 questi lavori sarebbero regolarmente iniziati. Sappiamo che le cose non sono andate così, e anzi dietro l'angolo adesso c'è il maggio del 2019.
Gli interventi dei due progetti di Sciacca prevedono la realizzazione della rete fognaria che collega al depuratore di contrada Bellante, le zone di San Marco, Foggia, Tonnara e la restante parte di via Lido. Rimarrebbero ancora fuori le zone Ferraro e Seniazza nei pressi dell'ospedale Giovanni Paolo II, ma non ci sarà un terzo stralcio e, dunque, bisognerò trovare una soluzione attraverso un sistema di convogliamento dei reflui di quest'area presso il depuratore.