norma che consentirebbe ai pescatori di raccogliere la plastica tirata su con le reti. Finora, infatti, la raccolta di rifiuti in mare è stata considerata un atto illecito, implicando anche il pagamento dello smaltimento. Il testo ha avuto il via libera unanime dal Consiglio dei ministri e dovrebbe approdare in Aula alla Camera a giugno .
“E’ un primo importante passo per migliorare con poco la qualità del mare”, commenta la sezione di Sciacca di Italia Nostra. Porti Siciliani come quello di Sciacca, Porticello o Porto Empedocle che contano insieme centinaia di imbarcazioni da pesca, potrebbero diventare degli eccezionali raccoglitori di immondizia, allestendo immediatamente dei punti di raccolta nei porti, realizzati con le stesse società che oggi gestiscono la raccolta differenziata, soprattutto con opera di coercizione, sensibilizzazione ambientale, e premialità” - scrive Italia Nostra in una nota rivolta a Capitaneria di Porto, amministrazione locale, enti provinciali e regionali, oltre che ad associazioni per sollecitarli ad attivarsi per progetti di Pulizia del Mare.
“Non c’è più tempo per la riflessione – si legge ancora - sempre più frequenti sono gli spiaggiamenti e pescato di pesce con plastica nelle viscere, è tempo di agire senza indugio, con azioni concrete ed immediate.
Affinché le amministrazioni possano avere la certezza che i rifiuti plastici siano stati raccolti dai pescatori e non da essi prodotti, si suggerisce l’istituzione, per i pescherecci, di un registro carico-scarico merci che renda conto della presenza a bordo di tutto il materiale plastico con contestuale attuazione da parte della capitaneria di porto dei controlli necessari atti a verificare la provenienza dei rifiuti riportati sulla terra ferma”.