Lo ha stabilito il Tribunale Regionale delle Acque della Sicilia che ha accolto le richieste degli agricoltori, affermando la responsabilità dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente, titolare del demanio idrico, per avere causato l'esondazione del Platani a sua volta causata dalla omessa manutenzione dell'alveo, che ha impedito il naturale deflusso dell'acqua, e dalla inadeguatezza degli argini. I fondi, coltivati ad agrumeto, di proprietà di due agricoltori riberesi, difesi dall’avv. Marcello D’Anna, erano stati allagati subendo ingenti danni. L’esondazione interessò svariati ettari di frutteti di molti agricoltori, ma solo due di loro decisero all’epoca di adire l’autorità giudiziaria al fine di ottenere il risarcimento dei danni. La Regione è stata dunque condannata al risarcimento dei danni quantificati che ammontano a 43 mila 328 euro per un’azienda e 18 mila 859 per l'altra. L’avvocato Marcello D’Anna intenterà altra causa nell’interesse degli stessi agricoltori per i danni subiti a seguito dell’esondazione del fiume Platani dello scorso mese di novembre. Una esondazione, a seguito dei violenti nubifragi, che interessò in realtà non solo il Platani ma anche gli altri fiumi del comprensorio riberese, e a seguito della quale ancora si attende l'avvio dei lavori, finanziati dalla Regione, per la pulizia dell'alveo del fiume Verdura. Il 5 marzo scorso sono stati effettuati i sopralluoghi, ma ancora si attende la predisposizione del progetto definitivo da parte del Genio Civile di Agrigento.