E' nel contesto di tale dibattito che l'opposizione ha chiesto le dimissioni dell'assessore al turismo Nadia Curreri dopo avere sollevato tutta una serie di dubbi in ordine ad un immobile di proprietà dell'amministratore che, a giudizio della minoranza, non sarebbe stato in regola fino allo scorso mese di aprile con i pagamenti sia dell'imposta di soggiorno, essendo una struttura utilizzata a scopo ricettivo, sia di altre tasse comunali. Né l'assessore né il sindaco hanno ritenuto di rispondere alle nostre domande e fugare i nostri dubbi, ed è per questo che abbiamo chiesto le dimissioni, spiega oggi al nostro telegiornale il consigliere Vito Clemente. Il dibattito di ieri sera sull'imposta di soggiorno fa seguito alla presa di posizione degli operatori turistici di Menfi che hanno contestato le nuove tariffe ritenendole eccessive. A tal proposito, l'opposizione precisa: “noi non siamo affatto contrari all'imposta, ma l'aumento deciso dall'amministrazione è esagerato se confrontato con le tariffe applicate da altre località turistiche, e in ogni caso andava concertato con i titolari delle strutture ricettive e con il Consiglio Comunale”. Opposizione che ha poi votato favorevolmente tutti i punti all'ordine del giorno, eccezion fatta per la chiusura dell'ufficio del giudice di pace, approvata con i voti della sola maggioranza. Perdere l'ufficio è un fatto grave, osserva Ferraro, e le precedenti amministrazioni, pur in presenza di difficoltà oggettive, erano sempre riuscite a scongiurare la chiusura.