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11
Giugno

Carenza di medici, pronto soccorso in gravi difficoltà

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Pubblicato in Attualità

Al Giovanni Paolo II di Sciacca si preannuncia un’altra estate difficile per medici e infermieri in servizio al pronto soccorso.

La carenza di personale, tamponata solo con incarichi a tempo determinato in attesa degli ormai famosi concorsi, emerge in tutta la sua gravità nel periodo estivo, come è facile comprendere per le maggiori presenze e, al tempo stesso, il diritto alle ferie di medici e infermieri. Eppure è un diritto al quale i sanitari sono spesso costretti a rinunciare. La situazione è già critica all’ospedale di Sciacca, anche a causa dei cosiddetti “accessi impropri” , ossia ai tanti codici bianchi con pazienti che affollano le sale d’attesa e magari mostrano anche insofferenza. Il Comitato Civico per la Sanità di Sciacca ha citato anche e soprattutto la situzione del pronto soccorso del Giovanni Paolo II tra le criticità poste nuovamente all’attenzione del direttore generale dell’ASP con il problema dei problemi che riguarda proprio l’urgenza di bandire i concorsi.

 

Oggi sulla questione interviene anche il parlamentare regionale Carmelo Pullara per il quale la grave crisi organica che coinvolge i pronto soccorso di tutti gli ospedali necessita di un immediato e straordinario intervento legislativo da parte dello Stato. Non sono più sufficienti, dichiara le soluzioni tampone messe in atto dalle singole Regioni, ma occorre un intervento legislativo strutturale che consenta l’utilizzo degli specializzandi. Un decreto legge, quello sollecitato da Pullara che consenta direttamente l’iscrizione in sovrannumero alla specializzazione di quei medici che attualmente svolgono attività libero professionale presso i pronto soccorso. Una soluzione, aggiunge il deputato agrigentino, che introducendo percorsi formativi alternativi alla rigida programmazione universitaria , prevederebbe una formazione sul campo come nel resto dell'Europa e che avrebbe un effetto immediato in considerazione del fatto che a luglio ci saranno gli esami di accesso alle specializzazioni e a novembre avrà inizio l’anno accademico per i vincitori. Soluzione, conclude Pullara che potrebbe risolvere l’emergenza personale dei pronto soccorso, ma che potrebbe applicarsi anche ad altre unità operative come Anestesia e Rianimazione. Altra proposta arriva sempre oggi da Francesco Tanasi del MOvimento Politico Consumatori Italiani che mira ad affrontare il problema delle liste di attesa e della carenza di medici abolendo le incompatibilità per un periodo necessario alla normalizzazione delle criticità. Propone cioè di conserntire ai medici che abbiano già un rapporto di dipendenza pubblica o privata o di convenzione di prestare la propria opera in altri settori del servizio sanitario nazionale, su base volontaria ma ovviamente retribuita, cosa che ad oggi è impossibile.

 

 

 

Letto 374 volte Ultima modifica il Martedì, 11 Giugno 2019 14:31

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