E' solo l'ultima di una spesa assai più consistente che il Comune continua a sostenere per far fronte al problema del randagismo che costa annualmente alle casse dell'ente diverse centinaia di migliaia di euro. Eppure, tutto ciò continua a non bastare. La notizia, tra l'altro dell'ennesima spesa affrontata dal Comune di Sciacca per trovare posto per alcuni randagi giunge in un momento in cui il problema è riemerso in città in tutta la sua gravità. Non si contano più le segnalazioni provenienti da tantissime zone, sia del centro abitato sia delle periferie, dove i randagi rappresentano un serio problema per la pubblica incolumità. Dalla Perriera alla contrada Isabella passando per altri quartieri cittadini, non c'è area della città da dove non provengano quotidinamente segnalazioni di cittadini esasperati. Insomma, c'è di nuovo una città piena di cani randagi e l'impressione che si ha è che tutto si sia fermato. In tanti si domandano cosa sia cambiato da febbraio 2018 ad oggi, significa dal gravissimo avvelenamento di cani randagi avvenuto in contrada Muciare, che fine abbia fatto l'attività di sterilizzazione, le collaborazioni avviate con le associazioni animaliste nonché il piano antirandagismo messo a punto dalla Lega Antivivisezione con il quale il Comune contava di arginare il problema.