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05
Settembre

Compostaggio, anche Sciacca parteciperà al bando regionale

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Pubblicato in Attualità

Anche Sciacca parteciperà al bando regionale, con scadenza il prossimo 20 settembre, che stanzia 16 milioni di euro in Sicilia per agevolare la pratica del compostaggio di prossimità o di comunità.

 

All’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale, infatti, sono stati inseriti i regolamenti per il compostaggio domestico, di comunità e di prossimità, la cui approvazione è fondamentale per potere poi presentare i progetti e tentare di ottenere i finanziamenti.

 

Il comune di Sciacca si sta adoperando per presentare le istanze entro il termine stabilito nella consapevolezza che il criterio di ammissibilità dei progetti prevede un sistema di punteggi che privilegia soprattutto i piccoli comuni, i comuni montani e tiene conto anche della lontanza dai centri di compostaggio esistenti. Sciacca, sulla base di questo ultimo criterio, parte già penalizzata dalla presenza della struttura di contrada Santa Maria. In teoria in base all’indice di popolazione, previsto nel bando, può presentare progetti fino ad un massimo di 1 milione e 200 mila euro e questo è l’0biettivo al quale si sta lavorando. Con quale risultato si vedrà poi.

 

I progetti riguarderanno sia il compostaggio di prossimità, sia quello di comunità. Qual è la differenza? Per il primo caso, che riguarda ad esempio un quartiere, rione o un comprensorio di palazzine non c’è l’obbligo di un responsabile o conferitore che invece è espressamente richiesto per il compostaggio di comunità. In questo caso, infatti, il soggetto interessato deve essere lo stesso che produce, conferisce e utilizza il compost.

 

Sono già state individuate delle aree dove realizzare il compostaggio di prossimità o di comunità. Una di queste, ad esempio, è l’isola ecologica della Perriera, già oggi centro di raccolta comunale dei rifiuti. Interessante poi, l’ipotesi, di consentire la pratica del compostaggio nella zona degli alberghi di Sciaccamare che, soprattutto nella stagione estiva, quando le strutture registrano il pienone, determinano anche un considerevole aumento della spazzatura.

 

Un dato è certo. Con le percentuali di raccolta differenziata che con il porta a porta sono schizzate al 75% a Sciacca, dopo anni in cui si fermavano ad un 25-30%, il paradosso è che la difficoltà è proprio quella del trattamento della frazione umida della spazzatura. Lo abbiamo ripetutamente visto negli ultimi mesi con l’unica struttura deputata, il centro di compostaggio di contrada Santa Maria, che raggiunge spesso la saturazione. Si parla di 600 tonnellate di umido al mese nella città di Sciacca. Il problema riguarda tutta la Sicilia, in realtà, per la carenza di impianti e le ridotte capacità degli stessi. Il bando regionale, infatti, punta a privilegiare il compostaggio di comunità o di prossimità per ridurre, per quanto è possibile, le quantità di umido che attualmente vengono conferite nei pochi centri disponibili nell’isola. Si punta anche alla pratica del compostaggio domestico. Il consiglio comunale di Sciacca la prossima settimana è chiamato ad approvare il relativo regolamento anche se questa pratica è già in vigore da alcuni mesi. Sono circa duecento le compostiere acquistate e già consegnate agli utenti saccensi che, a suo tempo, avevano colto tale opportunità. Il compostaggio domestico può essere praticato, con una serie di prescrizioni da rispettare, da quanti hanno la possibilità di utilizzare il compost prodotto in terreni di proprietà. La condizione principale è che la superficie del terreno deve essere di almeno 25 metri quadri per ogni componente del nucleo familiare.

 

Letto 401 volte Ultima modifica il Giovedì, 05 Settembre 2019 14:33

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