punto sul quale anche il comune di Sciacca, al pari di altre decine di comuni siciliani, è stato commissariato. Scatta adesso l'iter amministrativo che, prima dell’approdo in aula, in Consiglio comunale, per l’approvazione definitiva, lo vedrà esaminato dal Collegio dei revisori e, quindi, dalla Commissione consiliare competente Bilancio e Finanze, quella presieduta da Ezio Di Prima.
Tempi che si annunciano non brevissimi, anche perché, in ogni caso, il via libera definitivo allo strumento finanziario da parte di Sala Falcone Borsellino dovrà essere preceduto dall'approvazione di tutta una serie di punti cosiddetti “propedeutici”, nella fattispecie il piano triennale delle opere pubbliche, il punto riguardante l'individuazione di eventuali aree pubbliche da destinare ad ipotetica edilizia economica e popolare, la delibera che stabilisce la determinazione del prezzo per le aree pubbliche da destinare ad attività artigianali e, infine, il celebre piano di alienazioni e valorizzazione degli immobili comunali. Ma non finisce qui. Prima del bilancio va approvato anche il PEF, ossia il Piano Economico e Finanziario del servizio di raccolta dei rifiuti. Punto, questo, da diverso tempo all'esame del Collegio dei revisori dei conti. Collegio dei revisori che adesso avrà 10 giorni di tempo per esaminare e dare il proprio parere su questo schema di bilancio. La Commissione consiliare competente, quella presieduta da Ezio Di Prima avrà invece 30 giorni di tempo. In linea teorica la norma prevede eventuali ulteriori quindici giorni di tempo, ma è noto che nel corso degli ultimi anni, con i tempi di approvazione del bilancio che, anche a causa dell'introduzione della norma sull'armonizzazione contabile si sono dilatati a dismisura (con conseguenti raffica di commissariamenti), più volte i sindaci in carica si sono appellati ad un'intensificazione dell'analisi del documento per “licenziarlo” in tempi più rapidi possibile, nell'interesse della comunità naturalmente. Ma l'opposizione, naturalmente, vuole vederci chiaro ed essere convinta dei numeri. È immaginabile attendersi un tentativo di negoziato politico tra maggioranza e opposizione, nell'ottica di una condivisione di qualche voce, anche se si sa che quello approvato in giunta è un bilancio stretto, difficilmente contrattabile, con una coperta non corta, ma cortissima. Intanto lunedì 9 settembre il consiglio comunale torna a riunirsi. Si prevede un pomeriggio di “question time” con le risposte dell'amministrazione alle numerose interrogazioni consiliari che si sono accumulate. Poi sarà la volta dei lavori consiliari veri e propri. Si potrebbe cominciare a varare i punti propedeutici al bilancio, a partire dal piano triennale che è l'unico provvisto di parere e regolarmente inserito all'ordine del giorno.