la recente disposizione dell'Agenzia delle Entrate che, sulla base di una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, ha stabilito la revoca della esenzione Iva sulle lezioni teoriche e pratiche di scuola guida che pertanto aumenteranno del 22%. Calcoli alla mano, significa che conseguire la patente costerà oltre mille euro, una cifra esorbitante che migliaia e migliaia di famiglie non potranno certo sostenere. Ma c'è di più: il provvedimento in questione avrebbe efficacia retroattiva, riguarderebbe cioè tutte le annualità fiscali aperte e dunque da applicare per le patenti conseguite dal 2014. E' questo l'aspetto che maggiormente preoccupa la categoria poiché è inverosimile che le autoscuole possano imporre il pagamento di tale aumento ai propri ex allievi, quelli che hanno già conseguito la patente e regolarmente pagato con il regime in vigore all'epoca. Si teme dunque che le autoscuole dovranno provvedere di tasca propria a versare l'Iva dovuta dal 2014. Associazioni di categoria sul piede di guerra, insomma. Oggi ad Agrigento, per affrontare la questione, si è tenuto un incontro di tutti gli operatori del settore aderenti al Capa, consorzio che riunisce tutte le autoscuole agrigentine, presieduto dal saccense Nino Ciaccio. Per il Codacons, intanto, non esiste alcun rischio che gli aumenti per l'ottenimento delle patenti siano richiesti in modo retroattivo agli utenti. Il rischio di rincari, dichiara il segretario nazionale, riguarda esclusivamente chi conseguirà in futuro la patente e anche nel caso in cui la legge dovesse imporre alle autoscuole di versare l'imposta per gli ultimi cinque anni, i costi a carico delle imprese rischiano di essere trasferiti sugli utenti finali, e non su coloro che hanno gia' ottenuto la patente, con ulteriori rincari a cascata per i nuovi patentati, conclude il Codacons.