“Sono passate solo poche settimane dalla consegna dei lavori di messa in sicurezza nella zona est – spiega il presidente di “Mareamico” Claudio Lombardo – che registriamo un nuovo crollo del bordo della collina nella zona ovest, percorsa giornalmente da migliaia di visitatori e per fortuna nessuno è rimasto coinvolto nella caduta rovinosa della marna”.
È inevitabile, per la sua natura, che il materiale roccioso tenda a sgretolarsi. E per questo motivo occorre continuamente effettuare controlli ed intervenire sulle criticità, per garantire la sicurezza dei tantissimi che, soprattutto negli ultimi anni, si recano alla “Scala dei turchi”. Il sito naturale sta registrando, infatti, un boom di presenze ed occorre tutelare maggiormente sia il luogo, sia i visitatori.
E a tal proposito casca a pennello l’intervento del deputato regionale Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della commissione Salute all’Ars, che ancor prima del crollo, sabato scorso, ha puntato i riflettori sulla difficoltà delle operazioni di soccorso in caso di incidenti che mettono a dura prova ambulanze ed altri mezzi di assistenza, oltre che delle forze dell’ordine.
Per l’onorevole La Rocca Ruvolo urge istituire un piano di soccorso e di emergenza. Ha infatti comunicato che proporrà, al più presto, al governo della Regione di attivarsi in questa direzione in collaborazione con l’amministrazione locale.
“La Capitaneria di porto di Porto Empedocle e gli operatori del 118, così come i carabinieri e i vigili del fuoco, in questi mesi e negli anni scorsi, hanno svolto con grande difficoltà un lavoro egregio per soccorrere i bagnanti feriti in cadute accidentali sempre più frequenti per le caratteristiche del sito e le modalità di fruizione. Credo adesso sia arrivato il momento – scrive Margherita La Rocca Ruvolo- di garantire più sicurezza sia realizzando una postazione fissa di primo soccorso in spiaggia con operatori sanitari pronti ad intervenire subito in caso di necessità, sia garantendo la presenza di una idroambulanza per i salvataggi in acqua e per il trasporto dei feriti.
Un piano di soccorso – aggiunge - che potrebbe essere messo in campo dalla Regione tramite l’Asp di Agrigento in collaborazione con la Capitaneria di porto di Porto Empedocle e con associazioni di volontariato sanitario come per esempio la Croce Rossa Italiana. Una delle località balneari e turistiche più frequentate della Sicilia non può restare senza un presidio sanitario, occorre rendere la fruizione del sito più sicura per bagnanti e turisti – conclude La Rocca Ruvolo - coinvolgendo tutti gli attori interessati e chiedendo l’impegno dell’assessore regionale per la Salute Ruggero Razza per trovare insieme la soluzione più adatta”.