di un gruppo importante della sua maggioranza, ossia Sciacca Democratica di Nuccio Cusumano, su una richiesta di Consiglio comunale aperto sulle Terme sottoscritta da 15 esponenti di sala Falcone Borsellino (12 dei quali di opposizione), politicamente pesa almeno dieci tonnellate.
Sì, vero è che è stata più la minoranza ad aderire alla proposta in questione. Ad avanzarla, infatti, durante i lavori della Commissione Attività Produttive, era stato Gianluca Guardino. Poco cambia però sul piano della simbologia politica.
L'argomento è lo stesso che già ieri aveva tracciato un solco profondo all'interno della coalizione che sostiene l'amministrazione comunale. Gli amici di Cusumano su questa vicenda hanno assunto un atteggiamento rigido, anzi: rigidissimo. Sono gli stessi che, come si ricorderà, hanno disertato e piuttosto platealmente l'inaugurazione del parco delle Terme, avvenuta la scorsa estate, lasciando ad accogliere Musumeci ed Armao, se tanto ci teneva, la sola Francesca Valenti e quelli che non fanno riferimento all'ex sottosegretario.
Apparentemente i cusumaniani ce l'hanno con Gaetano Armao, con Nello Musumeci, con la Regione, con i governi che si sono succeduti nel corso del tempo, tutti da loro sostanzialmente accusati di perdere soltanto del tempo. L'ultimo episodio è stata la decisione assunta dall'Economia di tornare a puntare sull'avviso pubblico per manifestazione d'interesse e non più sul bando. Apparentemente ce l'hanno con Palermo. Tutti sanno, però, che sono piuttosto risentiti anche con la stessa sindaca. È una vicenda, quella della manifestazione d'interesse, su cui il sito Risoluto ha appreso dall'assessore Armao che Francesca Valenti aveva dato l'ok. Valenti che poi, però, ieri al nostro Telegiornale, ha precisato che il suo non era stato un ok ma solo una presa d'atto del nuovo orientamento del governo, rinviando l'esame del contenuto dell'avviso pubblico. Tanto è bastato però a Cusumano per intervenire e non nascondere il proprio disappunto, trasformatosi poi plasticamente nella sottoscrizione di un documento firmato da 15 consiglieri, tre dei quali sono oltre lo stesso Guardino, Santo Ruffo e Giuseppe Ambrogio. C'è chi malignamente comincia a far notare che ormai i numeri della mozione di sfiducia quasi ci sono. Probabilmente è un'esagerazione. Fatto sta che è difficile immaginare che si possa andare avanti con un andazzo nel quale, non va dimenticato, va inserito l'ennesimo appello al “cambio di passo” dell'amministrazione Valenti, posto che probabilmente il primo (quello dello scorso anno culminato con la sostituzione di tutti gli assessori) non ha evidentemente funzionato e ora ce ne vuole un altro. Si sa che nell'annunciato ampliamento della squadra assessoriale di altre due unità (vicenda com'è noto rimandata a dopo il bilancio) c'è chi ha puntato i piedi di fronte all'ipotesi che possa entrare in giunta Mario Turturici. Cusumano, che di assessori ne vanta già due (Carmelo Brunetto e Calogero Segreto) probabilmente è pronto a chiedere un altro tassello utile alla visibilità politica. L'autunno per Francesca Valenti è cominciato dunque nel segno di un nuovo accerchiamento. E forse non abbiamo ancora visto nulla.