per manifestazioni d'interesse col Comitato civico per il patrimonio termale, bypassando il Consiglio comunale”.
Ha il tono ironico ma al tempo stesso polemica la riflessione contenuta nella nuova presa di posizione dell'Opposizione di centrodestra. Nota sulla quale c'è anche la firma di Cinzia Deliberto.
Firmatari secondo i quali la sindaca continuerebbe a considerare il Consiglio comunale e i consiglieri figure marginali ed inutili, visto peraltro che lo stesso testo della manifestazione d'interesse ieri pomeriggio veniva pubblicato anche sul Corriere di Sciacca.
L'accusa finale a Francesca Valenti è di non avere osservato alcun rispetto istituzionale, agendo con uno smacco alla politica. “Nessuno ci parli più di senso di responsabilità”, dicono i consiglieri.
Fin qui la polemica politica, che alimenta il dibattito. Andiamo al contenuto di un avviso, che si prefigge apertamente lo scopo di raccogliere l’eventuale orientamento degli operatori economici del settore della gestione dei complessi termali. Manifestazione d'interesse che precederà sempre e comunque un eventuale futuro affidamento della concessione di gestione del compendio delle Terme di Sciacca a imprenditori del settore turistico che presentino un progetto di attività turistico termale e che si impegnino ad assolvere a tutti gli oneri di regolarizzazione e ristrutturazione dei beni interamente a proprio carico entro il primo triennio dalla data di aggiudicazione.
Insomma: sembra proprio che non siamo davanti alla svolta. Ma andiamo avanti. La concessione dei beni durerà non più di 19 anni, di cui i primi tre anni a titolo gratuito. Periodo di concessione prorogabile di ulteriori 19 anni. I tecnici dell'assessorato all'Economia l'hanno definita procedura esplorativa, significando che questa non garantisce alcun diritto preferenziale rispetto ai partecipanti alla successiva procedura di affidamento in concessione. Una volta ricevute le manifestazioni di interesse (che potranno anche provenire da associazioni temporeanee di scopo o raggruppamenti di imprese), una commissione composta da dirigenti e funzionari dell’Amministrazione regionale nominata dal Dirigente Generale del Dipartimento delle Finanze e del Credito dopo la scadenza fissata per la presentazione delle istanze, procederà a valutare l’ammissibilità e la completezza delle istanze e analizzare l’eventuale documentazione aggiuntiva.
Questa dunque la situazione che riguarda i contenuti dell'avviso pubblico. La sensazione prevalente è che si sia compiuto un passo minuscolo dopo anni di vana attesa e di rimproveri che Palermo ha inflitto di continuo a Sciacca in merito alla necessità di fare le cose in modo intelligente. Sarà pure così, ma se dopo vent'anni dall'introduzione della legge Capodicasa siamo ancora davanti ad un non secondario ma al tempo stesso tutt'altro che epocale pezzo di carta, appare ancora difficile stabilire chi abbia agito in maniera poco intelligente in tutto questo tempo.