Stampa questa pagina
12
Luglio

Inchiesta Ghost Rider, ecco i nomi degli indagati

Scritto da 
Pubblicato in Attualità

 

Si conoscono i nomi degli indagati dell'operazione Ghost Rider, quella che ha visto coinvolti 34 dipendenti dell'Asp di Agrigento al lavoro presso l'ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera. Sette di loro sono stati raggiunti anche dalla misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tra di loro ci sono due consiglieri comunali: il riberese Davide Caico e il ciancianese Felice Milioto. Ci sono poi Vincenzo Caternicchia, i medici Silvana e Serafino Galletta (fratelli), Giovanni Marù e Carmelo Tortorici. Ad altre ventisette persone, è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini. Tra di loro altri due consiglieri comunali: Nino Aquilino di Cattolica Eraclea e Giovanni Angelo Panarisi di Montallegro. Gli altri sono Salvatore Aiello, Francesco Alfano, Francesco Baiamonte, Anna Maria Bono, Nicolò Colletti, Giuseppe Comparetto, Vincenzo Craparo, Alfonso Di Maria, Salvatore Dimino, Maria Garufo, Antonio Pagano, Pasquale Piazza, Nino Riggi, Antonino Russo, Francesco Russo, Liborio Saladino, Lucia Sarullo, Antonio Scaglione, Calogero Schifano, Maria Fiammetta Tararà, Vincenzo Tramuta, Calogero Triolo, Maria Vaccaro, Paola Veneziano e Francesco Virgadamo. L'indagine, scattata a ottobre, si è conclusa lo scorso febbraio. L'accusa ipotizza diversi reati : dalla truffa ai danni di ente pubblico all'interruzione di pubblico servizio, dal peculato alle false certificazioni. Questo è il caso di alcuni medici fiscali che avrebbero refertato visite in effetti mai effettuate. Grazie a telecamere nascoste e a pedinamenti specifici, l'inchiesta ritiene di avere accertato assenze dal lavoro ingiustificate, strisciate cumulative di badge d'entrata e disbrigo di faccende personali durante l'ora di servizio.e operazioni accurate di pedinamento da parte delle Fiamme Gialle sono iniziate ad ottobre e terminate dopo alcuni mesi dall'avvio, nel febbraio scorso e hanno potuto accertare come alcuni degli indagati si assentassero dal lavoro per sbrigare altre faccende. Filmati che inchiodano anche altri dipendenti ripresi dalle videocamere piazzate vicino al badge d'ingresso dell'ospedale riberese che si prestavano ad attestare utilizzando il cartellino altrui, la presenza di chi al lavoro non si era nemmeno presentato.

 



 

Letto 2859 volte Ultima modifica il Mercoledì, 12 Luglio 2017 15:09

Video