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19
Luglio

Ospedale Ribera, cambia sede il reparto di medicina

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Pubblicato in Attualità

L'unità operativa dell'ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera cambia sede.

Questa mattina il reparto è stato trasferito nei locali al terzo piano dell'edificio che, in passato, ospitavano la cardiologia. Il provvedimento è stato disposto dalla direzione generale dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, di concerto con la direzione del nosocomio riberese, dopo che sono stati effettuati alcuni importanti lavori di adeguamento che hanno riguardato gli impianti, in particolare la distribuzione dei gas medicali, i telefoni e le altre apparrecchiature.

Gli stessi locali che da oggi ospitano l'unità operativa di medicina , seppur non oggetto di ristrutturazione, sono indubbiamente più adeguati rispetto ai precedenti dove persino la pavimentazione costituiva un pericolo per operatori e degenti, per non parlare delle porte e delle condizioni delle varie stanze.

Così da oggi il reparto di medicina è stato trasferito al terzo piano, in locali più funzionali e tra l'altro dotati di impianto di climatizzazione.

Una iniziativa che fa seguito ad altri provvedimenti assunti negli anni, dalle nuove sale operatorie ai nuovi locali del pronto soccorso. Una struttura, quella di Ribera, che necessita di una riorganizzazione che guardi appunto ad una valorizzazione dell'ospedale e dei servizi al territorio, diversificando l'offerta sanitaria rispetto all'ospedale di Sciacca. In tale direzione è destinata a crescere al Fratelli Parlapiano la Fondazione Maugeri che nei prossimi anni dovrebbe occupare due piani della struttura riberese. E nell'ottica della diversificazione, a quasi un anno dall'attivazione del servizio di odontoiatria speciale riabilitativa, grazie ad una convenzione con l'equipe del professore Spampinato di Catania, il bilancio è più che positivo con le famiglie dei disabili del territorio che non sono più costrette ad andare fuori provincia ma possono usufruire, seppure una volta al mese, del servizio al fratelli Parlapiano. Lo dimostrano le liste d'attesa, piuttosto lunghe e, magari, andrebbero intensificate le sedute.



 



Letto 1053 volte Ultima modifica il Mercoledì, 19 Luglio 2017 18:51

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