Stampa questa pagina
20
Aprile

Mafia. Beni confiscati dalla DIA di Trapani

Scritto da 
Pubblicato in Cronaca

 

Un'impresa edile a responsabilità limitata, ventitre mezzi, automezzi e autoveicoli, sette appezzamenti di terreno, una lussuosa villa,

due fabbricati di cui uno ad uso abitativo e uno rurale e quattro conti correnti bancari. Nelle immagini che state vedendo, ad opera della DIA di Trapani, alcuni dei beni sequestrati a Giovanni Filardo, imprenditore di Castelvetrano, cugino del latitante Matteo Messina Denaro.

 

La Direzione investigativa antimafia di Trapani ha eseguito la confisca del patrimonio mobiliare, immobiliare e societario riconducibile di Filardo attualmente detenuto in carcere, cugino del superboss considerato capo della mafia siciliana. Con lo stesso provvedimento, emesso dal Tribunale di Trapani - Sezione Misure di Prevenzione, è stata disposta, nei suoi confronti la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di dimora per quattro anni. Filardo fu arrestato nel 2010, nell'ambito dell'operazione antimafia Golem II, con le accuse di concorso in associazione mafiosa e di essere componente del mandamento mafioso di Castelvetrano, di estorsioni, incendi, interposizione fittizia di valori, nonché di avere agevolato la latitanza di Matteo Messina Denaro, suo cugino.

 

Filardo è stato definitivamente condannato a 12 anni e sei mesi di reclusione con sentenza della Corte d'Appello di Palermo, che ha riformato la sentenza di assoluzione che era stata pronunciata dal Tribunale di Marsala in primo grado. La confisca scaturisce da indagini economico-patrimoniali delegate alla Dia dalla Procura della Repubblica di Palermo. Si tratta di una delle più grosse confische effettuate a carico di uno dei familiari del latitante castelvetranese.

 



 

Letto 954 volte Ultima modifica il Giovedì, 20 Aprile 2017 16:51

Video