Stampa questa pagina
08
Giugno

"Scorpion Fish". Finanziere ancora in coma, tunisino oggi interrogato a Sciacca

Scritto da 
Pubblicato in Cronaca

Si chiama Pasquale Gagliardo, ed è napoletano, di Giugliano in Campania, la Guardia di finanza di 27 anni che due giorni fa è precipitato dal tetto di un edificio di via Boccaccio,

a Menfi, durante l'inseguimento del cinquantenne Akrem Toumi, il tunisino ritenuto dall'antimafia di Palermo coinvolto nel giro di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina dal nordafrica alle coste del trapanese. Un giro, su cui indagano le procure di Palermo e Marsala, culminato con quindici arresti nell'ambito dell'operazione denominata Scorpion Fish. Dopo essere stato operato alla testa, al fine di eliminare l'ematoma generato dal forte trauma cranico subito nella caduta, Gagliardo è tuttora ricoverato in coma farmacologico e in ventilazione meccanica nell’unità operativa di Neurorianimazione al Trauma Center del Villa Sofia. La prognosi resta riservata, ma le sue condizioni sarebbero in fase di miglioramento, come conferma al nostro Telegiornale Antonio Poziello, sindaco di Giugliano in Campania, testimone, a nome della cittadinanza, del coinvolgimento emotivo che la vicenda ha suscitato nel grosso centro campano. Dunque c'è la speranza che Pasquale Gagliardo possa farcela. Dopo avere appreso la notizia dell'incidente, i genitori e la giovane moglie, sposata appena lo scorso anno, si sono precipitati subito a Palermo. Il sindaco di Giugliano, da esponente delle istituzioni, dice la sua sul fatto che nell'adempimento del proprio dovere Pasquale si ritrova in queste ore a lottare tra la vita e la morte. L'indagine Scorpion Fish intanto prosegue. Stamattina il tunisino che ha tentato di sottrarsi alla cattura è stato interrogato nel carcere di Sciacca per rogatoria da un giudice del Tribunale di Sciacca. A Menfi oltre a lui è stata arrestata anche una sua connazionale di 32 anni, Sara Katerchi. Continuano gli accertamenti per capire cosa da quanto tempo e cosa ci facessero sul territorio menfitano. Un'inchiesta che ha fatto venire fuori una presunta organizzazione dedita al contrabbando di sigarette ma che, soprattutto, crea ansia perché gli inquirenti ritengono che le traversate, effettuate a bordo di gommoni in grado di coprire l'ampio tragitto dall'Africa alla Sicilia in appena 4 ore, avrebbero ospitato anche soggetti jihadisti, presumibilmente collegati col terrorismo internazionale.

Letto 1934 volte Ultima modifica il Giovedì, 08 Giugno 2017 16:35

Video