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25
Ottobre

Biblioteca. Nessun trasferimento all’istituto Sant’Anna

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Pubblicato in Cultura & Spettacolo

Niente trasferimento della Biblioteca comunale “Monsignor Aurelio Cassar” presso l’istituto Sant’Anna di Sciacca. Ad imporlo la Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento che sostanzialmente nega sia il trasferimento dei preziosi volumi che costituiscono il Fondo Antico sia il trasferimento di tutti gli altri libri più moderni. Da oltre un mese la Biblioteca di Sciacca è chiusa al pubblico a causa delle precarie condizioni in cui versano parte dei locali. Viene tuttora svolto il servizio di prestito e di resa dei volumi, ma senza che gli utenti possano accedere all’interno della struttura.

La Soprintendenza ha chiarito la propria posizione con l’amministrazione comunale: il Fondo Antico è soggetto a vincolo e non si può trasferire se non a seguito di una specifica autorizzazione dei beni culturali, mentre per la restante parte la Soprintendenza comunque auspica che l’intero materiale venga custodito in un unico sito, bocciando quindi qualsiasi ipotesi di trasferimento. Il Dipartimento dei Beni Culturali di Agrigento, inoltre, da un lato chiede che gli attuali locali siano oggetto dei lavori manutentivi necessari e dall’altro esclude anche che l’eventuale destinazione idonea possa essere il Sant’Anna: l’istituto deve essere sede di una biblioteca multimediale, diversa dunque da quella attualmente ospitata all’interno del Comune. Una chiusura, quindi, sotto tutti i punti di vista. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, infatti, c’era la possibilità di mantenere il Fondo Antico al Comune e di trasferire la restante parte moderna proprio all’Istituto Sant’Anna. La direttrice della Biblioteca Elina Salomone auspica, ovviamente, tempi e soluzioni celeri. Alcuni fondi da destinare ai lavori interni alla Biblioteca “Monsignor Aurelio Cassar” – aveva fatto sapere l’assessore al ramo Salvatore Monte – potranno essere eseguiti solo dopo l’approvazione del bilancio, ma le cose in tal senso vanno ancora per le lunghe. Si tratterebbe in ogni caso di piccoli interventi, utili forse per una riapertura parziale della struttura. La questione resta sul tavolo, quindi, sia per la mancanza di fondi da parte del Comune sia per il No al trasferimento dettato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento.

Letto 606 volte Ultima modifica il Giovedì, 16 Marzo 2017 19:22