L’importo massimo in media annua di 116 milioni triplica l’attuale spesa per investimenti incentivati in Ecobonus. È questo il dato principale che emerge da un’analisi dell’osservatorio economico di Confartigianato Sicilia. Ma a preoccupare la federazione regionale, sono i ritardi dell’avvio della misura prevista dal Governo nazionale. L’Ecobonus infatti è partito il primo luglio come previsto. Prima di emanare i decreti attuativi della misura, il Governo attenderà la conversione in legge che arriverà non prima di metà luglio.
Il decreto “Rilancio” rafforza gli incentivi pubblici per gli interventi di riqualificazione edilizia, introducendo un aumento della detrazione per le spese sostenute tra la seconda metà del 2020 e nel 2021 per il miglioramento dell’efficienza energetica e delle caratteristiche antisismiche degli edifici. Inoltre definisce nuove modalità di fruizione dell’agevolazione, estese anche alle altre spese di riqualificazione degli edifici (energetica, antisismica, di ristrutturazione, compreso il bonus facciate) sostenute nel biennio 2020-21 che non beneficiano dell’aumento della percentuale di detrazione. Nel complesso il bonus del 110% mobilita risorse per 14 miliardi di euro fino al 2026.
La Sicilia però si posiziona tra le ultime per ricorso agli incentivi. La misura messa in campo del bonus 110% potrebbe incrementare l’utilizzo delle detrazioni fiscali, sia per il maggiore beneficio che, di fatto, copre l’intera spesa, sia per la minore concorrenza sleale del sommerso che perde di convenienza a fronte delle misure previste. Le detrazioni fiscali in esame interessano la vasta platea costituita da 48 mila imprese del sistema della casa – di cui 27 mila nelle costruzioni, 6 mila nelle attività immobiliari e 10 mila studi di architettura, di ingegneria e tecnici - con 100 mila addetti, di cui quasi 40 mila, pari al 40%, nelle imprese artigiane.
Gli interventi incentivati per ristrutturazioni ed ecobonus, che nel 2019 in Sicilia si stima ammontino a 864 milioni di euro, hanno un rilevante effetto di sostegno dell’occupazione delle Costruzioni.
Senza il sostegno degli incentivi per le ristrutturazioni ed ecobonus la situazione occupazionale delle Costruzioni in Sicilia sarebbe stata ancora più drammatica di quella rilevata tra il 2008 ed il 2019.
I numeri forniti dall’Osservatorio dimostrano quanto l’Ecobonus potrebbe dare respiro e rilancio alle imprese delle Costruzioni della Regione – dichiara Matteo Pezzino di Confartigiato- ed è per questo motivo che si guarda con preoccupazione ai ritardi con cui questa misura prevista dal decreto ‘Rilancio’ potrà finalmente diventare operativa. Confartigianato chiede, dunque, che si faccia presto, che il decreto venga convertito in legge nel più breve tempo possibile.
L'unica certezza al momento è che il decreto “Rilancio” deve essere convertito in legge entro il 18 luglio. Da questa data partirebbe il conto alla rovescia dei 60 giorni entro i quali il ministro delle Infrastrutture dovrà predisporre il decreto d'attuazione.