L'anno di riferimento chiaramente è il 2019 ed è la prima volta che la città figura nell'elenco dei comuni ricicloni. Si tratta indubbiamente di un risultato importante e che è stato possibile raggiungere soltanto adesso poiché si è dovuto attendere che entrasse a pieno regime il Piano Aro e contestualmente gli effetti provocati dallo stesso piano. Cosa che è avvenuta, com'è noto, soltanto nel 2018 quando il nuovo sistema di gestione dei rifiuti, varato dalla precedente amministrazione e che ha introdotto il porta a porta su quasi tutto il territorio comunale, ha cominciato a muovere i primi passi. Non sono mancate le difficoltà all'inizio, come ogni novità che ha bisogno di tempo prima di attecchire e consolidarsi, e solo adesso, a distanza quindi di due anni, si cominciano a raccogliere i frutti. Un riconoscimento, quello di comune virtuoso, che è facilmente raggiungibile ovviamente dai piccoli comuni. E non a caso, sono proprio i piccoli comuni a farla da padrone in questa classifica che viene stilata ogni anno tenendo conto della percentuale di raccolta differenziata raggiunta. Più grandi sono i comuni, più l'impresa di raggiungere alte percentuali di differenziata diventa ardua. Sciacca dunque ce l'ha fatta. Ormai la percentuale di differenziata in città supera abbondantemente il 70% anche se, com'è noto, è una gestione dei rifiuti che se da un lato ha consentito di aumentare i livelli di differenziata, dall'altro paradossalmente ha creato e continua a creare problemi a causa degli impianti e, nello specifico, di quelli dove viene conferita la frazione umida. Problemi che comportano i noti disagi del ritiro dell'umido che spesso non è possibile garantire con regolarità. Ma intanto, ci sono anche gli effetti positivi, far parte dell'elenco dei comuni virtuosi non è solo un riconoscimento simbolico, è infatti prevista anche una premialità. E l'appuntamento per i sindaci di tutti i comuni ricicloni è venerdì prossimo a Catania.