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Luglio

“Riappropriamoci del nostro ospedale”. Giovedì la protesta

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Pubblicato in Attualità

E’ più che uno slogan. “Riappropriamoci del nostro ospedale” rappresenta la volontà del Comitato Civico per la sanità di Sciacca di passare all’azione,

ossia di attuare una forte protesta a fronte di annunci, impegni e promesse non mantenute. L’appuntamento è per giovedì mattina, davanti al Giovanni Paolo II per quella che si preannuncia solo come una prima giornata di mobilitazione, cui faranno seguito altre iniziative. Una iniziativa che è legata, scrivono Ignazio Cucchiara e Franco Giordano, al persistente stato di stallo e all’inutilità delle reiterate sollecitazioni e segnalazioni per il ritorno al normale funzionamento dell’ospedale di Sciacca.

Sono ormai numerosissime le proteste detgli utenti e i gravi disagi connessi alle difficoltà di accesso alle prestazioni necessarie.

Nonostante gli annunci, il ritorno alla normalità è ancora una utopia. Lo dimostrano le lunghe liste di attesa per accedere ai servizi sanitari, dopo il blocco legato all’emergenza Covid-19 dei mesi scorsi. Peraltro molti di quanti avevano saltato la visita nei mesi scorsi hanno scoperto di dover riprenotare l’appuntamento. C’è da smaltire l’arretrato, oltre che le nuove richieste, ma il personale medico e infermieristico è sempre lo stesso, non è stato certamente incrementato per far fronte alle innumerevoli richieste di assistenza sanitaria.

In realtà, secondo quanto ci è stato segnalato, la pazienza è messa già a dura prova per poter effettuare la stessa prenotazione. Una cinquantina di persone in fila stamattina al Cup del Giovanni Paolo II, dove pare fosse attivo un solo sportello. E soltanto dopo una attesa snervante, molti hanno appreso che prima di accedere ai locali del centro prenotazioni avrebbero dovuto misurare la temperatura.

Non sono solo i cittadini a denunciare ritardi e lunghe attese per poter usufruire delle prestazioni sanitarie all’ospedale di Sciacca. Lo ha rilevato nei giorni scorsi l’on Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della commissione salute dell’ARS.

Ed è ai parlamentari e ai sindaci che il Comitato Civico per la Sanità di Sciacca si rivolge oggi per invitarli a partecipare alle singole giornate di protesta, a partire da dopodomani, per testimoniare i bisogni inevasi di una vera assistenza sanitaria della comunità.

 

Intanto proprio oggi l’ ASP di Agrigento, ha annunciato di avere adottato i piani operativi per il ripristino delle attività assistenziali ospedaliere e territoriali.

 

Dopo un lungo periodo nel quale le esigenze contingenti legate alla gestione dell’emergenza Covid-19 hanno portato ad una generale rifunzionalizzazione strutturale e operativa dei percorsi e degli ambienti dedicati all’assistenza sanitaria, specie in ambito ospedaliero, determinando inoltre una significativa contrazione delle attività sanitaria ordinaria e programmata si è posta l’esigenza, dichiarano i vertici dell’ASP, di ripartire restituendo agli ospedali la piena funzionalità. La minaccia epidemiologica del Coronavirus non è certamente alle spalle ma si mira ad assicurare la riapertura in sicurezza. Quindi , le aree di emergenza verranno dotate di una speciale “area grigia” dove far sostare, senza commistioni, i pazienti che necessitano di ricovero e che, dopo aver eseguito un tampone rino-faringeo, potranno ottenere in tempi rapidi l’esito dello stesso grazie all’attività svolta in house dall’Unità operativa di patologia clinica. Organizzata inoltre l’erogazione delle prestazioni ospedaliere in regime ambulatoriale con specifiche misure volte ad evitare assembramenti soprattutto nelle sale d’attesa.L’Azienda Sanitaria Provinciale dichiara infine che anche la ripresa dell’erogazione delle prestazioni “differibili” in ambito territoriale è già in atto grazie ad un incremento di turni ed orari di attività e facendo inoltre ricorso, in taluni presìdi, anche alle giornate del sabato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Letto 660 volte Ultima modifica il Martedì, 14 Luglio 2020 19:13

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