urbana. Queste le parole chiave della nuova Riforma Urbanistica in Sicilia approvata ieri dall'Assemblea Regionale Siciliana. Un maxi ddl, spalmato su 55 articoli, che chiede di andare verso il recupero e il riutilizzo dell'edilizia esistente, salvaguardando, di conseguenza, paesaggio e ambiente. La riforma si muove verso molteplici direzioni: si dice addio al Piano Regolatore Generale e si approva il Pug, ossia il Piano Urbano Generale; vengono introdotti il Piano Territoriale Regionale con valenza paesaggistica e il Certificato Verde. Si punta sulla rivalutazione del tessuto agricolo esistente e si danno maggiori poteri e competenze agli enti locali in materia di urbanistica. Una sorta di rivoluzione, insomma, per una riforma attesa da oltre 40 anni e sulla quale si è trovata in Aula una certa convergenza tra maggioranza e opposizione. Dalla Regione Siciliana fanno sapere che la nuova normativa consentirà procedure più snelle e semplificate. I Comuni saranno i veri protagonisti della Riforma, la Regione avrà un ruolo di coordinamento, collaborazione e sostitutivo soltanto in caso di enti locali inadempienti.
Ancora da valutare gli esiti che questo nuovo Ddl avrà sull'iter pachidermico relativo al Piano Regolatore di Sciacca, strumento atteso e impantanato da decenni. Dalle ultime notizie trapelate da Palermo, si era appreso che il PRG era stato approvato dal Consiglio Regionale dell'Urbanistica, esito che attualmente deve essere ancora notificato al Comune di Sciacca. Uno snodo di fondamentale importanza per valutare se vi siano state osservazioni e di che tipo. In caso di osservazioni negative, il Comune potrebbe decidere anche di aprire un ricorso. Se tutto, invece, dovesse andare il verso giusto, riforma dell'urbanistica permettendo, si potrebbe essere davvero ad un passo dall'approvazione del PRG saccense. Da chiarire, infine, sia se siano state accolte le osservazioni prodotte a suo tempo dagli ordini professionali sia se nello strumento urbanistico sia stato inserito il PUMS, Piano Urbano di Mobilità Sostenibile. L'applicazione delle misure di salvaguardia dello strumento, intanto, scadrà il prossimo 15 novembre 2020. Quasi negli stessi giorni, dunque, da un lato la Regione approva una riforma che si muove verso la limitazione del consumo del territorio, dall'altro si appresta a dare il via libera al PRG di Sciacca che si muove, invece, in direzione opposta con ampliamento urbano e nuove costruzioni che sarebbero previste da Maragani fino a Macauda.