Dei nuovi contagiati, quattordici sono migranti e gli altri così ripartiti: sedici positivi a Ragusa, sei a Catania, tre a Messina, uno a Palermo e uno a Caltanissetta. Il numero dei soggetti che hanno scoperto di aver contratto il Covid- 19 sale, dunque, di giorno in giorno ed il Governatore della Sicilia Nello Musumeci continua a “minacciare” di sospendere nuovamente tutte le attività se i dati continueranno a crescere.
“Saranno i numeri che ci diranno se dobbiamo chiudere di nuovo tutto", ha detto Musumeci nelle score ore a Caltanissetta, in merito all’impennata dei casi negli ultimi giorni in Sicilia. “Ho lanciato un appello 15 giorni fa – ha aggiunto il presidente della Regione – mi pare che questo appello non sia stato raccolto e quindi non escludo che ci possano essere misure ulteriormente restrittive. Nel frattempo sono stati chiusi alcuni esercizi commerciali, pensiamo nei prossimi giorni, con le forze dell’ordine, preposte a questo servizio, di chiuderne altri perché i gestori non impongono ai propri clienti il rispetto delle norme di prevenzione e di cautela. Al tempo stesso – ha continuano Musumeci - rinnovo l’appello a tutti per poterci godere questa estate in relax ma con qualche piccolo sacrificio. La mascherina, il distanziamento, mantenere un metro di distanza, penso che sia il minimo per evitare di fare concorrenza alle Regioni del Nord in termini di coronavirus. Siamo stati così bravi per 3 mesi con la linea della fermezza e del rigore. Credevo di poter avere fiducia nella responsabilità dei siciliani - ha concluso il Governatore - non vorrei ricredermi”.
C’è da dire che questo appello risulta, in realtà, in parte in contrapposizione con quanto deciso ed attuato non solo a livello regionale, ma anche nazionale. Era nelle cose che il numero dei contagiati salisse nuovamente una volta ripresi i trasferimenti, sia tra regioni, sia tra nazioni. Tra chi lavora o studia altrove ed è tornato per le ferie in terra natìa, chi continua a spostarsi per lavoro e chi, invece, ha deciso ( nonostante tutto ) di cambiare aria ed andare in vacanza, gli spostamenti sono ripresi come se nulla fosse.
Se da una parte, infatti, è vero che sempre meno si rispettano le regole del distanziamento e che la mascherina inizia ad essere soltanto un ricordo, dall’altro, una volta riaperte le porte della Sicilia, era prevedibile che il virus tornasse a circolare nell’Isola. A questo, poi, si aggiunge anche la delicata questione dei migranti.
Insomma, i problemi da affrontare e risolvere sono diversi. Un nuovo lockdown devasterebbe ulteriorimente l’economia già in ginocchio, ma scopriremo solo nei prossimi giorni in che modo i governi regionale e nazionale proveranno a contrastare il diffondersi del Covid-19 . Il numero dei contagi aumenta, infatti, non solo in Sicilia, ma in tutta Italia. Nelle ultime 24 ore sono stati riscontrati 552 casi, per un totale di 249.756 positivi al coronavirus.