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21
Marzo

Ascensori ospedale, altra denuncia

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Pubblicato in Attualità

Altra denuncia, altra richiesta di intervento risolutivo all'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento accusata di non avere messo in atto immediate e concrete azioni per risolvere il problema degli ascensori all'interno dell'ospedale di Sciacca.

Cittadinanzattiva, Tribunale per i Diritti del Malato e Procuratori dei Cittadini ricordano oggi come la vicenda si trascini ormai da parecchio, troppo tempo. Le loro ultime segnalazioni risalgono allo scorso autunno. Da allora, denuncia Lilla Piazza, abbiamo assistito ad un rimpallo epistolare di competenze che ha generato soltanto confusione, ma non ha determinato quegli atti che l'utenza si aspettava.

Invece la situazione è addirittura peggiorata, oltre agli ascensori normalmente utilizzati dall'utenza che si reca in ospedale, recentemente si è rotto anche quello che porta alle sale operatorie e, se questo caso in particolare dovesse ripetersi, è chiaro che si determinerebbero rischi elevati per eventuali urgenze. E' già grave che siano guasti o che si blocchino con persone all'interno gli ascensori che consentono l'accesso ai vari piani, ma ancor di più se riguarda quello che deve portare i pazienti in barella dalle camere del reparto di degenza nelle sale operatorie.

 

L'iniziativa di Cittadinanzattiva, Tribunale per i Diritti del Malato e Procuratori dei Cittadini mira dunque a tenere alti i riflettori sulla questione e spronare la direzione generale dell'ASP ad intervenire, nella consapevolezza ormai acquisita anche da relazioni tecnici che le condizioni in cui versano gli ascensori sono tali da richiedere necessariamente una loro sostituzione, perchè la manutenzione comunque non è sufficiente. E a proposito di ospedale, l'associazione Popolari per Sciacca segnala oggi la necessità di rendere più confortevole l'attesa dei tanti pazienti che, soprattutto nelle giornate in cui sono programmati gli interventi, affollano le sale d'attesa del reparto di oculistica, ritenuto una eccellenza del Giovanni Paolo II. Le sedie e le panche a disposizione sono poche e molte persone, anche anziane, sono costrette a rimanere in piedi per parecchio tempo. 

Letto 975 volte Ultima modifica il Martedì, 21 Marzo 2017 20:16

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