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14
Settembre

Bono, Milioti e Monte replicano a Mizzica: "Volevamo il sacco di Sciacca? Vergognatevi"

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Pubblicato in Attualità

Deplorevole e vergognoso. Così oggi i consiglieri Bono, Milioti e Monte

definiscono l'accostamento fatto dal gruppo politico di Mizzica tra le controdeduzioni che il Centrodestra avrebbe voluto presentare, approvandole “per parti separate” al Comitato Regionale Urbanistica contro quello che è stato definito “stravolgimento del nuovo PRG” e il famigerato “Sacco di Palermo”.

“Se si vuole fare populismo – osservano i tre consiglieri del centro destra - lo si faccia senza offendere, nessuno di noi ha rapporti con la mafia così come avvenne durante il “Sacco di Palermo”.

Avvisano, Bono, Milioti e Monte, che le accuse di Fabio Termine, oltre ad essere rispedite al mittente, saranno attentamente valutate per la loro assoluta gravità. Insomma: potrebbe scapparci una querela per diffamazione.

Nel merito politico della questione, i tre esponenti del centrodestra notano come quelli di Mizzica si siano destati. Ricordano così, i consiglieri (gli stessi autori delle 7 proposte di controdeduzione poi non discusse per il contestato problema dell'incompatibilità) che le loro proposte sarebbero state utili allo sviluppo dell’edilizia turistica e popolare di cui la città continua ad avere necessità.

Si dicono dispiaciuti, inoltre, di dovere evidenziare come Termine, che eppure era a conoscenza in anteprima di ciò che il centro destra stava portando avanti in termini di controdeduzioni al parere del CRU, non abbia proferito parola alcuna durante la conferenza dei capigruppo che ha anticipato il consiglio comunale di giovedi scorso. “Sono dovute trascorrere ben 48 ore – questa è l'accusa - per conoscere, fuori dal luogo deputato e priva di qualsivoglia contradditorio, l’opinione dei componenti del movimento Mizzica”. Dichiarazioni definite offensive, con l'accusa a Termine di avere dato l'ennesimo assist all'amministrazione Valenti, verso la quale (da quando sono cambiati gli assessori) Mizzica avrebbe modificato il proprio approccio. Evidentemente, concludono Bono, Milioti e Monte, è iniziata la campagna elettorale ed infatti, consapevoli che il prossimo nemico che si troveranno di fronte non sarà più il centro sinistra, dichiarano guerra ed attaccano apertamente il centro destra aprendo, probabilmente, scenari che potrebbero riavvicinarli al centro sinistra, a quel centro sinistra dapprima criticato giornalmente e poi lasciato in silenzio nel più totale strategico anonimato.

C'è poi l'attacco a coloro i quali, componenti del movimento Mizzica, non sono certamente “verginelli della politica”, visto che provengono in molti da schieramenti (Centrosinistra e Sinistra giovanile) che – si legge nella nota – li hanno forgiati ad essere belligeranti ed irrispettosi degli altri. “La purezza del loro progetto politico – conclude la nota - è un lontano ricordo; loro, come tutti, sono parte di una partita politica che va avanti da anni”.

Letto 563 volte Ultima modifica il Lunedì, 14 Settembre 2020 14:05

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