Per il referendum di domenica e lunedì prossimi l’obiettivo è quello di un “voto in sicurezza”. E’ innegabile che l’attenzione sia tutta rivolta alle misure di prevenzione per la pandemia in corso e al rispetto delle linee guida fornite dalla Regione, dalla Prefettura e dal Ministero. Intanto, all’interno dei seggi, le cabine saranno più distanti l’una dall’altra e all’interno delle aule potrà entrare solo una persona alla volta, con il rigido obbligo di indossare la mascherina.
Per accedere al seggio occorrerà attendere il proprio turno nelle aree predisposte, anche all’esterno dell’edificio, e utilizzare i distinti percorsi di ingresso e uscita. L’elettore è invitato a igienizzare le mani prima di ritirare la scheda elettorale e la matita e ripetere l’operazione dopo aver terminato di votare.
Non verrà effettuato il controllo della temperatura corporea. È vietato comunque recarsi al seggio in caso di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37,5 gradi e, ovviamente, nel caso in cui si siano avuti contatti con persone positive negli ultimi 14 giorni o ci si trovi in quarantena.
Anche presidenti e scrutatori, all’interno del seggio, dovranno sempre indossare la mascherina, stare a distanza superiore al metro dagli altri e igienizzarsi frequentemente le mani. I guanti dovranno essere utilizzati durante lo scrutinio, ma il presidente dovrà indossarli anche mentre riceve la scheda dall’elettore e la inserisce nell’urna. Durante le operazioni di voto, inoltre, sono previste periodiche operazioni di pulizia dei locali, dei tavoli e delle cabine.
Insomma, procedure rigide finalizzate ad evitare qualsiasi rischio di contagio quelle che dovranno seguire per primi i componenti dei seggi elettorali e poi quanti si recheranno a votare. E pare che un po' ovunque si registrino rinunce da parte di scrutatori, magari non solo ed esclusivamente per la paura del Covid legata alla nuova ondata di contagi che si registra nell’ultimo mese. Potrebbe aver influito anche l’impegno da assumere per tre giorni ( sabato per l’insediamento, domenica e lunedì prima per il voto e poi per lo scrutinio) e il compenso non particolarmente allettante. Erano previsti solo 104 euro, ma negli ultimi giorni il compenso è stato leggermente elevato, probabilmente anche come incentivo ad accettare l’incarico. Da Torino a Palermo, infatti, si registrano diverse rinunce e non è un fatto usuale.
Si vota domenica dalle ore 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. subito dopo inizieranno le operazioni di scrutinio. Le scuole saccensi sede di seggi elettorali saranno riconsegnate mercoledì 23 dopo una accurata pulizia e sanificazione di tutti gli ambienti.