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18
Settembre

Covid. Diciotto casi a Sciacca, è il comune con più contagi in provincia di Agrigento

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Pubblicato in Attualità

Diciotto casi in pochi giorni, di cui cinque nella sola giornata di ieri e un altro stamattina:

un'escalation che è tornata ad assegnare alla città di Sciacca il triste primato del maggior numero di contagiati dal Covid-19 in provincia di Agrigento. All'inizio della pandemia, tra febbraio e aprile, i casi erano arrivati ad essere 26. Anche in quel caso (stiamo parlando del tempo del primo focolaio, quello ospedaliero) questo territorio era balzato in vetta a questa classifica negativa. Era anche il tempo del lockdown. Quello stesso lockdown che qualcuno sta tornando ad invocare. Anche se tra matrimoni, battesimi, diciottesimi, vacanze all'estero, feste private e assembramenti nei locali pubblici, la frittata è stata fatta. Tutte situazioni, tra buffet nei banchetti, baci di augurio e strette di mano di condoglianze, che hanno generato uno scenario che, come ha detto ieri il sindaco Francesca Valenti, è ormai da considerarsi fuori controllo, in una condizione che ha già visto diverse attività commerciali chiudere i battenti. Gli ultimi casi riguardano un pub di via Incisa e una pizzeria di San Michele. Sono ancora chiuse un'attività di calzolaio (il cui titolare era stato invitato al matrimonio del 31 agosto) e un'altra parrucchiera (per lo stesso motivo). Se quello che si dice in giro è vero, non tutti quelli che avrebbero dovuto sospendere precauzionalmente le proprie attività (anche volontariamente, anche in assenza di riscontri da parte dell'Asp) lo hanno fatto. Tanto più che ormai il famigerato matrimonio del 31 agosto (che ha riguardato anche il territorio di Cattolica Eraclea, paese di origine di sposo e di un nutrito numero di invitati) ormai non è più il focolaio principale. I casi si sono moltiplicati. E la cosa più grave è che in tanti, malgrado le notizie di questi ultimi giorni, continuano ad agire come se niente fosse. Sono ripetuti i casi di persone in giro che non indossano la mascherina e non stanno attente alle distanze: dal mercato agli uffici, e gli esercenti che invitano queste persone ad indossare la mascherina vengono in qualche duramente apostrofati. Intanto dovrebbe riaprire lunedì prossimo l'ambulatorio delle vaccinazioni di Sciacca, chiuso la scorsa settimana dopo che si era appreso che un'infermiera era risultata positiva al Covid-19, fatto che ha costretto l'intero staff ad osservare la quarantena. In vista dell'inizio delle lezioni per gli istituti che non lo hanno fatto lunedì scorso, la preoccupazione sta crescendo. Non mancano gli appelli alle autorità a impedire l'avvio dell'anno scolastico. Anche se è bizzarro pensare che a scuola starebbero tutti con le mascherine, magari rispettando le norme, mentre la sera poi i nostri ragazzi fanno quello che gli pare. I pediatri intanto sono alle prese con le prime influenze stagionali dei loro piccoli assistiti, e assicurano che non c'è niente di diverso rispetto agli anni passati. Invitano però la collettività a osservare tutti le regole, evitando assembramenti e smettendola con le libere uscite e i liberi comportamenti, oggi più che mai inappropriati. 

Letto 2374 volte Ultima modifica il Venerdì, 18 Settembre 2020 13:58

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