Ieri sono stati registrati in Sicilia 96 nuovi positivi al covid -19. Attualmente nell'isola ci sono 2.043 positivi di cui 173 ricoverati in ospedale, 14 in terapia intensiva e 1.856 in isolamento domiciliare. Dei nuovi casi, 8 sono quelli riscontrati in provincia di Agrigento, 15 a Catania, 2 a Enna, 8 a Messina, 26 a Palermo, 4 a Ragusa, 9 a Siracusa e 24 a Trapani. Una situazione di grande preoccupazione che ha portato alcuni sindaci ad adottare misure drastiche nel tentativo di contenere questa inarrestabile nuova ondata di contagi. E' il caso del comune di Corleone dove il primo cittadino, con una ordinanza, ha deciso di chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado fino al prossimo primo ottobre ma anche la villa comunale, i circoli e le associazioni ricreative mentre bar, pub, sale giochi e sale scommesse dovranno chiudere alle 22 e palestre, impianti sportivi e scuole di ballo alle ore 20. Insomma, una sorta di nuovo lockdown con misure restrittive adottate dopo il focolaio scoperto qualche giorno fa ad un matrimonio con 250 invitati al quale ha partecipato una famiglia di cinque persone risultate tutte positive. Si tratta della famiglia dell'infermiera che mercoledì scorso è stata ricoverata al reparto covid dell'ospedale Civico di Palermo con sintomi abbastanza seri. Anche i suoi familiari, padre, madre, fratello e sorella, sono risultati positivi al Coronavirus: tre hanno sintomi lievi, uno è asintomatico. Ad aumentare la preoccupazione c’è un secondo matrimonio che si è svolto tre giorni prima, sempre con 250 invitati, dove si è registrato fino a questo momento un caso di positività. Ai matrimoni in questione pare abbiano partecipato circa trenta ragazzi che frequentano le scuole di Corleone. Da qui la decisione del sindaco Nicolò Nicolosi di chiudere gli istituti scolastici ma anche i maggiori luoghi di aggregazione e i locali pubblici dopo le 22. I matrimoni, dunque, si confermano un pò ovunque occasioni di trasmissione del virus. Anche la città di Sciacca, com'è noto, ne sa qualcosa in riferimento alla festa nuziale del 31 agosto scorso dalla quale sono venuti fuori diversi casi di positività al coronavirus. Eppure, il governo regionale ha deciso di incentivare matrimoni e unioni civili. Ha infatti destinato tre milioni e mezzo di euro al cosiddetto “bonus matrimoni”. Si tratta di un contributo fino a tremila euro che riguarderà i riti celebrati in Sicilia fino al 31 luglio del prossimo anno, siano essi religiosi che civili. «Una misura - afferma l'assessore alla Famiglia, Antonio Scavone - che mira ad attenuare gli effetti della crisi da Covid 19 al settore del wedding che rimane tra i più colpiti, basti pensare che, secondo i recenti dati Istat, si stima che i matrimoni annullati in Italia per effetto dell'epidemia sono circa 70 mila. L'obiettivo è quello di dare un incentivo concreto ed immediato alle imprese del settore e a tutte le coppie di sposi», ha concluso Scavone.