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26
Settembre

Aumenta la Tari a Sciacca, ma a partire dal 2021

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Pubblicato in Attualità

 

Un altro bel regalo alla città da parte della giunta Valenti. E’ così che i consiglieri Bono e Milioti commentano oggi l’ aumento della Tari a Sciacca.

Era prevedibile a fronte dei costi maggiorati legati al conferimento dei rifiuti negli impianti di tutta la Sicilia, dalla provincia di Trapani a quella di Catania. Chiusa la discarica di Sciacca e con gli ormai noti problemi di capienza che si registrano da tempo all’impianto di compostaggio di contrada Santa Maria, i nodi vengono ora al pettine e si traducono in un aumento considerevole della Tari. Si tratta di 1 milione e 933 mila euro in più rispetto al 2019.

 

Se, lo scorso anno il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti era stato pari a 6 milioni e 708 mila euro, nel 2020 è passato a 8 milioni e 642 mila euro. E’ il risultato dei ritardi nell’adeguamento degli impianti che pure sono presenti nel territorio di Sciacca. E’ così nonostante i disservizi continui legati a turni di ritiro che saltano regolarmente e che soprattutto questa estate hanno messo a dura prova la pazienza dei saccensi, viene fuori ufficialmente che i costi del servizio sono lievitati per un importo che sfiora i 2 milioni di euro.

 

La giunta Valenti, però, ha deciso di lasciare invariate le tariffe per l’anno in corso. Lo si evince dalla proposta di delibera che disciplina il costo del servizio di raccolta di rifiuti per l’anno 2020, trasmessa nei giorni scorsi al Consiglio Comunale. In pratica l’aumento sarà spalmato nei prossimi tre anni, dal 2021 al 2023, in considerazione del delicato e difficile momento legato all’emergenza Coronavirus. E’ questo, dunque, quel che prevede il Piano Economico Finanziario sui rifiuti predisposto dall’amministrazione e trasmesso al consiglio comunale, al momento alla commissione consiliare bilancio che lo esaminerà a partire dalla prossima settimana. La batosta c’è, seppure per il momento non la vedremo in bolletta, ma i consiglieri Calogero Bono e Giuseppe Milioti oggi pongono una questione, inanzitutto. Se agli aumenti spalmati nei tre anni dovessero aggiungersi in questo periodo ulteriori altri costi, ipotesi non peregrina visto l’andazzo, che cosa succederebbe alla fine? Il rischio, insomma è che la situazione per i cittadini diventi realmente insostenibile, con bollette Tari esorbitanti. Fin qui l’aspetto economico della vicenda, il più importante per i cittadini, ma i consiglieri Bono e Milioti oggi pongono la questione rifiuti anche sul piano politico e chiedono al sindaco il perché non abbia ritenuto opportuno dare giusta comunicazione alla città. Non solo. La vicenda porta i due consiglieri di opposizione ad esprimere una bocciatura sull’operato della giunta Valenti e a evidenziare come altri comuni limitrofi non hanno avuto tutte le emergenze che Sciacca si è trovata e si trova ancora ad affrontare in tema di rifiuti e neanche un aumento dei costi del servizio.

 

Insomma, l’aumento della Tari, pure spalmato nei prossimi tre anni, è destinato ad alimentare il dibattito in città e non solo tra gli operatori politici. Pur avendo raggiunto importanti percentuali di raccolta differenziata, non solo non si è visto alcun beneficio, ma addirittura si assiste ad un considerevole aumento.

 

Letto 595 volte Ultima modifica il Sabato, 26 Settembre 2020 13:36

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