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09
Ottobre

Greco Lucchina direttore dell'ATI con riserva

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Pubblicato in Attualità

Si attende il parere dell'Anac, l'autorità nazionale anticorruzione cui la stessa Ati ha deciso di rivolgersi,

per capire se Enzo Greco Lucchina potrà o meno ricoprire l'incarico che gli è stato conferito, quello cioè di direttore dell'Assemblea Territoriale Idrica. In pratica, è stato nominato sì, ma con riserva. O almeno, incaricato in attesa di conoscere se è compatibile o meno con il ruolo che gli è stato affidato. Il nuovo direttore dell’Ati di Agrigento, infatti, ingegnere e dipendente regionale presso il Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti, è non soltanto presidente del Consiglio comunale di Santo Stefano Quisquina, ma anche e soprattutto presidente della Srr Agrigento Ovest, la società di regolamentazione dei rifiuti. Una situazione che ha portato alcuni componenti dell’ambito – proposta fatta propria dal presidente Francesca Valenti– a chiedere un parere all’Anac. Questo però non ha fermato il percorso di nomina, per quanto con riserva. “Dopo un ampio e approfondito confronto, si legge nella delibera di nomina – si è deciso di votare la proposta della presidente e procedere alla nomina a direttore dell’Ati Ag9 dell’ingegnere Enzo Greco Lucchina, demandando agli uffici dell’ente di richiedere parere all’Anac, relativamente ad una eventuale incompatibilità e inconferibilità dello stesso”. L’incarico è stato quindi affidato solo “previa verifica dell’inesistenza di condizioni di incompatibilità”. Enzo Greco Lucchina ha partecipato ad un apposito bando di concorso, e tra le 16 domande pervenute, il suo curriculum è stato reputato il migliore tra i numerosi giunti all’Assemblea Territoriale Idrica. L'organismo in questione è quello che è stato commissariato dalla Regione Siciliana attraverso la nomina di un commissario che avrà il compito di provvedere alla redazione o all'aggiornamento del piano d'ambito, avviando la procedura per l'affidamento del servizio idrico integrato ad un gestore unico. Nel contesto del commissariamento dell’Ati di Agrigento si inquadra anche la vicenda della mancata approvazione da parte di 15 consigli comunali dello statuto dell’azienda Speciale Consortile.

 
Letto 493 volte Ultima modifica il Venerdì, 09 Ottobre 2020 13:55

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